Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centri culturali del Comune, bando per la gestione

Fonte: L'Unione Sarda
10 giugno 2009

Saranno affidati ai privati i nove spazi tra cui la Passeggiata coperta e il Ghetto



Le strutture culturali del Comune stanno per passare ai privati: è cominciata la procedura per affidare la gestione dell'ExMà, del Ghetto, del Lazzaretto, del Castello di San Michele, della Vetreria, del Palazzo di città, della Passeggiata coperta, del Sottopiano del palazzo civico e del Teatro di Castello.
Un procedimento appena agli inizi: le associazioni e le società che intendono ottenere la gestione di uno dei questi spazi hanno tempo sino al 19 giugno per comunicare quella che, con terminologia burocratica, si chiama “manifestazione d'interesse”. Il primo atto che devono fare tutti i soggetti interessati a ottenere la gestione di uno di questi spazi per i prossimi cinque anni.
IL BANDO Soggetti che dovranno, comunque, rispettare la destinazione culturale della struttura. Nel bando sono puntualizzate tutte le richieste che vengono avanzate agli interessati: si parla di attività espositive, culturali e di spettacolo, convegnistiche, di promozione dell'arte manifatturiera, artigianale ed enogastronomia locale, regionale, nazionale e internazionale, di rassegne cinematografiche, di attività didattiche, divulgative, di animazione, ricreative e sociali, di valorizzazione e promozione dell'arte nelle sue differenti espressioni, di supporto e di servizio alle attività del Centro (ludoteca, Internet point), di ristorazione, bar e commerciali compatibili con la struttura. Un elenco, si puntualizza, nel bando, non esaustivo: saranno permesse anche tutte le altre attività compatibili con la struttura.
LE AZIENDE I soggetti ammessi a presentare manifestazioni di interesse sono le imprese, le cooperative, i consorzi, le cooperative sociali, le società, le associazioni che hanno titoli coerenti con l'attività che deve essere svolta. Gli interessati possono comunicare la loro manifestazione di interesse per non più di due centri (le attività proposte devono essere coerenti con quelle da gestire).
«Con questa iniziativa», puntualizza la dirigente comunale Ada Lai, «puntiamo a dare il massimo slancio e la massima vivibilità ai nostri centri». E il Comune potrà anche incassare qualche soldino. «Dal terzo anno in poi, i gestori non potranno più contare su alcun nostro contributo».

10/06/2009