Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tari, c'è una tariffa per tutti

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2017

Intanto il Comune lavora al nuovo bando per la differenziata: i rifiuti verranno pesati Tari, c'è una tariffa per tutti Il quesito: perché il fruttivendolo paga più di un meccanico?
C'è rifiuto e rifiuto e c'è Tari e Tari. Una tassa divisa per trenta categorie e calcolata con operazioni tutt'altro che facili, soprattutto per commercianti, ristoratori e professionisti vari. Per scoprire quanto peserà la bolletta per il servizio di raccolta ai privati basterà fare una moltiplicazione che consideri il numero di componenti del nucleo familiare e la superficie della casa, mentre per i titolari di un'attività produttiva le cose si complicano. O, meglio, l'equazione si è fatta più complicata per i tecnici comunali che hanno dovuto assegnare a ognuno un importo differente.
PIZZE E FIORI Qualche esempio: il gestore di un bar pagherà come quello di una pasticceria ma più di chi manda avanti un pub. La pizza tradizionale, servita al piatto, in termini di imposte costa meno di quella al taglio: per questo la prima si attesta su un coefficiente di 23,06 euro al metroquadrato e la seconda sui 29.97 (la tariffa più alta in assoluto che i pizzaioli take away devono condividere con rivenditori di ortofrutta, fiori, piante e pesce).
LA REGOLA Il punto è: cosa alza o abbassa l'asticella della Tari? Le nuove tariffe sono state approvate con il via libera al Bilancio del Comune e tengono in considerazione il principio che a pagare di più dovrebbe essere chi sporca di più in rapporto alla grandezza dell'attività. Le stranezze - che ci sono - sono dovute alla produzione di rifiuti speciali. Ecco perché nella lista del Comune alle carrozzerie, ai distributori di carburanti o agli ospedali è stata assegnata una tariffa relativamente bassa.
SCARTI SPECIALI «Stiamo parlando di attività che devono farsi carico in maniera autonoma del costo per lo smaltimento di rifiuti speciali che non vengono trattati dal Comune - spiega Monica Zicca funzionaria del Servizio per l'igiene del suolo del Municipio -. Mi riferisco a batterie di auto o provette di laboratorio che essendo contaminate da materiale organico devono essere sottoposte a un trattamento particolare che non è contemplato nell'appalto pubblico». Scorrendo la classifica si scopre che un falegname paga quasi la metà di un panettiere ma più di un rivenditore di cappelli e ombrelli. Nella parte alta, quella delle fasce tra i 18,50 e i 30 euro, sono compresi ipermercati, banchi del mercato alimentare, mense, birrerie e hamburgherie. Poco sotto si trovano le macellerie, i rivenditori di salumi e formaggi (16,55 euro). Per tutti l'importo finale sarà dato dalla moltiplicazione della tariffa per i metriquadrati a cui aggiungere il 5 per cento del tributo provinciale. I bollettini verranno inviati dal Comune nelle prossime settimane e la prima scadenza è fissata per il 30 settembre.
PORTA A PORTA «Stiamo lavorando al nuovo servizio di raccolta porta a porta che entrerà in vigore dal 2018 e che porterà all'individuazione della tariffa puntuale per ciascun utente», continua Monica Zicca. «Attraverso un procedimento abbastanza complesso che è ancora allo studio degli uffici - anche di quelli della Regione - sarà possibile assegnare a ciascun utente una tariffa in base alla quantità di rifiuti non differenziati prodotti».
PROVA DEL PESO Poiché l'obiettivo è differenziare la maggior quantità di rifiuti possibile, l'amministrazione cercherà di premiare i virtuosi assegnando a chi differenzia di più una tariffa più bassa. «Si procederà alla pesatura dei rifiuti lasciati fuori dalle abitazioni, non sarà facile ma servirà a centrare l'obiettivo e restare fedeli allo spirito del bando che è quello di migliorare la raccolta e differenziare sempre di più» conclude Zicca.
Mariella Careddu