Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un Comitato per dire stop alla pedonalizzazione

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2017

L'iniziativa di commercianti e residenti della Marina: «Già raccolte 200 firme»

Un Comitato per dire stop alla pedonalizzazione

«Con la via Roma chiusa al traffico, cosa succederà quando inizieranno i lavori per la sistemazione della nuova piazza Costituzione?»
Luca Noli è il portavoce di un Comitato spontaneo che vuole riunire residenti, commercianti, esercenti e lavoratori del quartiere Marina attorno agli effetti negativi della pedonalizzazione della via Roma. «I primi giorni della prossima settimana», afferma Noli, «presenteremo all'Amministrazione comunale la nostra petizione con allegate le firme raccolte. Al momento abbiamo già raggiunto le 200 sottoscrizioni ma contiamo di superarle abbondantemente».
«Il sentimento comune», si legge nella lettera-petizione «è quello di essere isolati, ignorati da un'Amministrazione comunale che ha fatto cadere dall'alto un provvedimento che, così come si è realizzato, appare contrario al buon senso».
In quest'ottica il Comitato ritiene fondamentale aprire un'interlocuzione con l'Amministrazione comunale con l'obiettivo di trovare le soluzioni più idonee e alternative alla pedonalizzazione così come è stata attuata, sottolineando come «tutto il quartiere sia contrario all'attuale piano presentato dal Sindaco Zedda e ancora non riesca a comprendere perché la volontà di chi vive ed opera nel quartiere sia stata ignorata nel predisposrre un progetto che, di fatto, tende a peggiorare la qualità della vita, e non solo dei residenti».
Esplicito il riferimento dei firmatari del documento a quello che accade nella via Roma chiusa al traffico in occasione di scioperi o manifestazioni senza pensare a quello che accadrà alla ripresa dell'attività lavorativa e scolastica con la Piazza Costituzione interessata dai lavori di risistemazione e riqualificazione urbanistica.
«La paura dei residenti e di chi opera all'interno del quartiere», conclude Noli «è che, oltre l'isolamento prodotto dalla mancanza di parcheggi e dalle limitazioni al traffico, il quartiere diventi un dedalo di tavolini selvaggi, negozi di souvenir di bassa qualità e locali di somministrazione. Con la conseguenza che gli storici operatori, grazie all'attuale pedonalizzazione, continueranno a registrare perdite economiche tali che - se l'esperimento dovesse proseguire o addirittura diventare definitivo - porterebbe al fallimento non già per loro incapacità ma per volontà di un'Amministrazione comunale che dovrebbe essere al servizio del cittadino solo a parole.