Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal 31 Cagliari capitale di Giochi senza frontiere

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2017

Tre giorni di sfide al campo Coni, squadre da tutta l'Italia

Dal 31 Cagliari capitale di Giochi senza frontiere

Per decenni sono state le prove tecniche d'Europa unita: le squadre formate da abitanti in piccoli Comuni, ciascuna delle quali rappresentava la propria nazione, si sfidavano (in Eurovisione) con prove di abilità. “Giochi senza frontiere”, l'avevano chiamato, in attesa che quelle vere si attenuassero. Il che è accaduto, e quella trasmissione tv perse quindi senso: nessuno prevedeva il sentimento antieuropeo che ha poi portato alla Brexit.
La nostalgia resta, a quanto pare: “Giochi senza frontiere” vice e lotta ancora assieme a noi, ma è diventata una sfida tutta italiana che oppone tredici Comuni di diverse regioni. E stavolta, ospitarli tocca a Cagliari: da giovedì 31 a sabato 2 si svolgeranno al campo di atletica leggera “Santoru” (ma noi lo conosciamo da sempre come campo Coni). In tv la sfida andrà comunque, ma le telecamere che la riprenderanno in diretta saranno quelle di Videolina. A condurre il programma saranno Elio Turno Arthemalle e le Lucido Sottile.
Anche questa quarta edizione dell'iniativa è organizzata dal network nazionale Italia Gioca, assieme all'Associazione sportivambiente di Cagliari, con il patrocinio del Comune e della Regione.
L'iniziativa è intitolata “Shardana, Giochi senza tempo” e, proprio come quella cui s'ispira, impegnerà le squadre in una serie di giochi divertenti e goliardici che richiamano usi, costumi e tradizioni della Sardegna. In gara i campioni in carica di Moconesi per la Liguria, Cagliari per la Sardegna, Castelfranco Piandiscò per la Toscana, Castrovillari per la Calabria, Dalmine per la Lombardia, Pescara per l'Abruzzo, Pescopagano per la Basilicata, San Felice Circeo per il Lazio, San Giorgio Jonico per la Puglia, San Prospero per l'Emilia Romagna, Saviano per la Campania, Verbania per il Piemonte, la Val di Sole per il Trentino Alto Adige.