Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Calamosca, finalmente la strada

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2017

Il bando prevede la costruzione di un parapetto in legno e acciaio. Spesa totale: 550mila euro

Entro settembre partiranno i lavori anche sulle pareti rocciose 

Il manto stradale sarà realizzato con materiali eco compatibili e avrà, nelle intenzioni, un colore «che richiama quello della sabbia», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa. Le pareti rocciose saranno messe in sicurezza, per quanto possibile, e sul versante che dà sul mare sorgerà un parapetto in legno e acciaio. Il nuovo lungomare Calamosca è ormai a portata di mano: tre anni dopo la predisposizione del bando, i lavori per dare un volto moderno alla panoramica che dall'omonimo hotel porta allo stabilimento la Paillote stanno per essere avviati. «Entro fine settembre gli operai entreranno in azione», assicura Chessa, «e tutto sarà completato prima dell'avvio della prossima estate».
L'IMPRESA La procedura per il Progetto Litus - interventi di recupero e di riqualificazione naturalistica e paesaggistica di aree degradate nella fascia costiera di Calamosca è stata pubblicata nel 2014. Il Comune ha ricevuto 84 offerte e ha aggiudicato gli interventi all'impresa Putzu Sebastiano di Pattada, la cui proposta presentava un ribasso a base d'asta del 24,931 per cento. Per i lavori saranno sborsati 550 mila euro, quasi trecentomila garantiti da un finanziamento dell'assessorato regionale agli Enti locali e altri 253 mila recuperati dalle casse comunali. Le ruspe sarebbero potute entrare in azione lo scorso maggio «ma, in accordo con i residenti e i proprietari delle attività commerciali della zona, si è stabilito di far slittare tutto alla fine del prossimo mese, così da evitare di creare problemi a turisti e imprenditori», sottolinea Chessa.
I RISCHI Oggi la strada è in condizioni pessime, «distrutta dal tempo e dai mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria», sostiene l'assessore. Il fondo in asfalto è costellato da dossi e buche anche profonde che mettono a rischio sospensioni, ammortizzatori e penumatici delle auto. Lo strapiombo sul mare non è adeguatamente protetto e l'altro versante, sotto il costone del promontorio, è particolarmente instabile ed esposto a piccole frane (non rare nella zona della Sella del Diavolo). Il progetto prevede la sistemazione della strada che, essendo a doppio senso di marcia, sarà leggermente allargata per consentire il passaggio delle auto, e la messa in sicurezza delle aree accanto al colle. Ogni intervento è stato predisposto «in accordo con la Soprintendenza», rimarca l'assessore. «È importante eseguire queste opere perché è una zona di pregio, vissuta da molti cagliaritani e vacanzieri e valorizzata dalle attività balneari e commerciali. Il panorama del quale si può godere da lì è particolarmente suggestivo».
A PIEDI Sarà messo in posa un marciapiede per permettere ai pedoni di raggiungere a piedi il promontorio di Cala Fighera e l'ultimo stabilimento senza il rischio che le auto passino a pochi centimetri da loro. Non solo: i tecnici hanno pensato a una zona di rispetto e confinamento dei materiali derivanti dai crolli, comunque modesti, così saranno sistemati un canale e una barriera paramassi alla base della parete instabile. Saranno ricoperte e abbellite dalla vegetazione e da essenze tipiche dell'Isola e di Calamosca in particolare. Le aree più larghe, esistenti già oggi ma col fondo in terra battuta quasi del tutto impercorribile (sulla sinistra per chi è diretto verso la Paillote), saranno sistemate per essere sfruttate, in parte, come parcheggi. Sono previsti interventi anche su entrambi i lati della panoramica: le barriere tra la strada e la scogliera saranno realizzate in legno-acciaio, sul lato opposto saranno sistemati il verde e le piante. Infine, si interverrà sui sottoservizi per le acque nere e bianche delle attività commerciali. «Tutto sarà predisposto per ridurre al minimo l'impatto», conclude Chessa, «di più non si può fare».
Andrea Manunza