Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'area di San Paolo cambia veste

Fonte: L'Unione Sarda
22 agosto 2017

Lavori anche nell'ex Mattatoio di via Po: al suo posto 60 appartamenti e scavi archeologici

 

 

Il Comune realizzerà il parco urbano con piste ciclabili e vivaio

 

 

 

La nuova veste dell'ex Mattatoio di via Po e dell'area di San Paolo comincia a prendere forma. I sessanta giorni per presentare eventuali osservazioni agli elaborati dei Piani attuativi riguardanti i due interventi pubblicati il 10 luglio sul Buras stanno per trascorrere: intanto il Comune ha fatto un ulteriore passo avanti e indetto la procedura che porterà ad affidare l'incarico per «le attività accessorie ai lavori» e per la progettazione «di fattibilità tecnica ed economica definitiva ed esecutiva». Due zone distinte ma entrambe facenti parte del “Programma straordinario di riqualificazione urbana del quartiere Sant'Avendrace” finanziato con il bando per le periferie del Governo (18 milioni di euro pubblici e 8,7 stanziati dai privati).
SAN PAOLO L'obiettivo dell'amministrazione guidata dal sindaco Massimo Zedda è recuperarle e dare loro una nuova vitalità e un nuovo utilizzo. Nell'area di San Paolo, che si estende tra la città mercato di Santa Gilla, lo stagno e l'area ferroviaria, la Giunta ha previsto (con una spesa finale di circa 6 milioni di euro per tre anni di lavori) la realizzazione di un «parco urbano attrezzato sportivo ed educativo» con «demolizione e bonifica» di ciò che attualmente vi si trova sopra ed è inutile o inutilizzato, vecchio e decadente. Sorgeranno, nelle intenzioni, corsie per le biciclette utili a collegare Tuvixeddu con la laguna, impianti sportivi, un punto di ristoro, una parte “sensoriale” con spazi destinati alle scuole e agli studenti. L'azienda Sgaravatti realizzerà un vivaio, orti urbani, un'area di ristoro e aree studiate per i bambini. Il circo continuerà a piantare le tende qui, ma in sua assenza lì sopra potrebbe traslocare in parte il mercato attualmente previsto in viale Trento. I volumi per le attività sportive e ricreative saranno concentrate sul lato che dà alla strada statale 195, su tutta l'area restante non sono previste edificazioni a parte quelle necessarie per il campo didattico. Sarà modificato il tracciato di via Campo Scipione, che diventerà strada urbana, avrà marciapiedi ampi e piste ciclabili. È previsto l'ammodernamento anche di via Po. L'importo a base di gara per l'affidamento della progettazione iniziale è di 177.051,87 euro più Iva. Le domande devono essere presentate agli uffici competenti entro il 12 settembre alle 11, l'apertura delle offerte è prevista per il 15 dello stesso mese alle 10.
EX MATTATOIO Con ulteriori 6 milioni di euro e tre anni di interventi, in via Po all'angolo con via Simeto è prevista la demolizione completa dell'ex Mattatoio, la bonifica dell'area e la costruzione di 60 appartamenti di “housing sociale”, il 10 per cento dei quali da destinare a edilizia residenziale pubblica. Saranno bivani, trivani e quadrivani in parte da vendere e in parte da affittare e destinati a chi non guadagna abbastanza per acquistarne uno sul mercato ma guadagna troppo per poter ottenere una casa popolare. Bonifiche e demolizioni spetteranno al Comune, l'edificazione degli alloggi sarà a carico del Fondo Torre, che si è aggiudicato il bando regionale per l'housing sociale. Il Comune in realtà sta ancora valutando se allargare l'intervento, tenuto conto che i volumi consentirebbero la realizzazione di 149 unità abitative (servizi compresi). Però è necessario trovare i fondi. Inoltre nell'area saranno eseguite le appropriate indagini archeologiche: lì sorgeva l'antica Santa Igia, città pre pisana. Per questa fase iniziale di progettazione (fattibilità definitiva ed esecutiva, tecnica ed economica , attività accessorie) la spesa a basa d'asta è di 246.403,76 euro più Iva e le domande devono essere presentate entro l'11 settembre alle 11. Apertura delle buste il 14 alle 10.
IL COMUNE «Sant'Avendrace è un rione di attraversamento per raggiungere il centro», aveva affermato alla presentazione del progetto e conferma anche oggi l'assessora Francesca Ghirra, «ma presto diventerà un quartiere ricco di servizi, legato al centro cittadino di cui sarà parte e senza aree né caseggiati degradati. Tutto si baserà sul riuso delle cubature esistenti. È un progetto importante, realizzato grazie alla collaborazione con l'Università di Cagliari e con quella di Sassari alla quale fa capo la facoltà di Architettura di Alghero che ha lavorato con il Comune».
An. M.