Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arrivano “is levantaras” di Sant'Agostino vescovo

Fonte: L'Unione Sarda
21 agosto 2017

MARINA. I preparativi per la festa nella chiesa di via Baylle

 

 

 

 

Per i cagliaritani la sua festa, a fine agosto, coincide con le immancabili levantaras , giornate caratterizzate da caldo afoso ma soprattutto da un altissimo tasso di umidità. Sant'Agostino alla Marina è uno dei monumenti di maggior pregio oggi conservati nel centro storico cittadino. In origine sorgeva nell'attuale Largo Carlo Felice dove tutt'ora esiste la Cripta del Santo, accessibile dal Palazzo Accardo.
LA FESTA Nella chiesa di via Baylle già fervono i preparativi per le celebrazioni di quest'anno. Momenti centrali saranno, alla vigilia, la processione del simulacro - custodito a Palazzo Bacaredda - e il 28 le messe alle 10,30 e 19. Al termine il simulacro verrà riportato al Comune.
LA CHIESA IN MARINA Il complesso fu fatto costruire dal re di Spagna Filippo II nel 1576 per restituire una chiesa e un convento agli agostiniani dopo l'abbandono della vecchia chiesa di Sant'Agostino che si trovava sul lato opposto del Largo. Per quasi tre secoli funzionò come convento poi divenne un asilo e ci lavorarono le suore vincenziane, fra cui la beata Giuseppina Nicoli.
IL RETTORE Don Vincenzo Fois arriva a Sant'Agostino nel 1979, quando la chiesa era chiusa e abbandonata da decenni. Con un gruppo di giovani libera dalle macerie quello che Renata Serra aveva definito un «documento di straordinario valore per la storia dell'arte nel Mediterraneo».
LA STORIA A Cagliari il corpo di Agostino arriva nel 504 portato dai vescovi africani, guidati da Fulgenzio, mandati in esilio da Trasamondo, re dei Vandali, per non aver seguito l'eresia di Ario. Le spoglie del Dottore della Chiesa vi resteranno oltre due secoli, fino al 720 quando il re longobardo Liutprando le trasferisce a Pavia, dove tuttora riposano nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, sotto l'altare maggiore.