Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Un meraviglioso viaggio sardo su due ruote»

Fonte: L'Unione Sarda
21 agosto 2017

Emilio Rigatti, insegnante friulano, racconta il suo tour in un libro

 

 

 

 

«Ero a Napoli, al termine di una spedizione scientifica sul tema dell'acqua, partita da Rimini, avevo ancora voglia di pedalare. Uno dei compagni di studio mi fa: “Perché non vai in Sardegna? Vedrai, ti piacerà”. Ho preso il traghetto e sono sbarcato a Cagliari con la mia bicicletta, Vagabonda . Il giro doveva durare una settimana, ci sono rimasto più di un mese».
Emilio Rigatti, 63 anni, è insegnante di scuola media a Ruda, in Friuli Venezia Giulia, scrittore e ciclonauta - come si definisce. Da quest'avventura su due ruote nell'Isola è nato innanzitutto un grande amore per «una terra misteriosa che si rivela inaspettatamente affettuosa», poi un diario diventato libro, Ichnusa , (ediciclo editore, 16,50 euro) che sarà presentato al Festival internazionale della letteratura di viaggio a Gesico il 9 settembre.
Dal capoluogo Rigatti inizia un percorso «del tutto casuale» alla scoperta dei quartieri storici e dei musei, della birra ghiacciata, dei ballerini notturni di tango, dei fenicotteri, e poi dell'Orientale, la vecchia, dell'Ogliastra, con i Tacchi «che mi lasciano senza fiato in tutti i sensi», Dorgali, Oliena, Tiscali e Gorroppu, Bortigali, Bosa, Villanova Monteleone, Fertilia, Oristano, Barumini, Arbus, Buggerru, Gonnesa, Carloforte, Pula. A ogni tappa c'è qualcosa che lo seduce, e qualcuno che lo invita a casa, gli offre cibo, buon vino e storie. «Ho visto luoghi fantastici e conosciuto persone incredibili e generose, ho fatto strade secondarie, mai vista una regione con tratti enormi quasi disabitati e con pochissime auto. Qualche problema di traffico l'ho avuto solo da Teulada a Cagliari, ma era estate, è normale, poi però ho trovato il “passaggio segreto” lungo il mare. Forse più che fare ciclovie, basterebbe segnalare le strade “amiche dei ciclisti”, quelle con poche macchine e bei paesaggi. In generale l'Isola è pedalabile. Ed è una meraviglia». (cr. co.)