Rassegna Stampa

Il Sardegna

Edicole, l'ex Marino e la Bussola al Poetto i ruderi con vista mare

Fonte: Il Sardegna
8 giugno 2009

Litorale. Le struttura cadono a pezzi, bloccati sia i progetti di abbattimento che la ristrutturazione

Asunis: entro l'autunno il bando per l'ospedale. Ruggeri: vorrei riuscire a demolire

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Due mostri di cemento al Poetto, uno nel litorale di Cagliari, l'altro in quello quartese. L'ex Marino e la Bussola. E poi ci sono due edicole, vecchie e abbandonate, tra i due centri. E ancora: un ippodromo cantiere aperto che funziona a mezzo servizio. È il Poetto, o una sua parte, così come si presenta agli occhi dei bagnanti in quest'estate 2009. Eppure i progetti per migliorarlo c'erano. Ma sono rimasti sulla carta. Solo un anno fa sembrava che il vecchio ospedale dovesse diventare una beauty farm. Ma il vincitore della gara d'appalto si è tirato indietro all'ultimo. «Non è un affare conveniente», aveva detto. Ora Gabriele Asunis, assessore regionale all'Urbanistica, rilancia: nuovo bando in autunno. Quanto alla Bussola, il sindaco di Quartu, Gigi Ruggeri, non nasconde l'intenzione di abbatterla. Ma non è così semplice.
“VIETATO L'INGRESSO ai non addetti ai lavori”, c'è scritto all'entrata. Come se davvero qualcuno ci lavorasse. Come se i locali che un tempo ospitavano un bar tabacchi e una sala giochi non fossero diventati un deposito di carcasse di elettrodomestici, erba alta e rifiuti di ogni genere. «Dovrebbe essere buttata giù - dice Ruggeri - ma non dipende da noi». La Bussola è del demanio statale. Però una soluzione ci sarebbe: «Potrei emanare un'ordinanza per la tutela dell'incolumità pubblica ». Ordinanza che andrebbe studiata nei minimi dettagli perché «potrebbe essere impugnata e portata davanti al Tar. Anche durante la Giunta Soru - ricorda Ruggeri - non si riuscì a far passare l'idea dell'abbattimento ». Il problema Bussola non compete al Comune, quindi. ma i bagni, quelli sì: «In tutto il lungomare, fino a Cagliari, non c'è un bagno pubblico - si lamenta il gestore del bar della Marinella - e i turisti sono costretti a venire da noi». «Stiamo cercando di rimediare con una convenzione con i chioschi in corso di perfezionamento», dice Ruggeri. Quanto al capitolo ricciai: «La questione è ancora in mano alla magistratura e non penso che avranno la possibilità di riaprire entro l'estate. Abbiamo un progetto: al posto delle vecchie strutture, una tipologia standard, che ricorderebbe i vecchi casotti». Molto più indietro, non più a Quartu, ma a Cagliari, un'altra struttura a pezzi: l'ex ospedale Marino. Nella scorsa legislatura era stato lanciato un bando per la sua trasformazione in una beauty farm. Alla fine non se ne fece nulla perché il vincitore dell'appalto si tirò indietro a procedura ultimata. «Forse la lentezza dell'iter - dice ora l'assessore all'Urbanistica, Gabriele Asunis - portò l'aggiudicatario a lasciar perdere, anche per motivi di mutato interesse economico. Noi - continua - rilanceremo il bando in autunno e cercheremo di non ripetere gli errori della Giunta che ci ha preceduto». Come? «Condividendo il bando con la Sovrintendenza, per accertare da subito quali interventi strutturali servono, così eviteremo lungaggini». La destinazione d'uso rimarrà la stessa, cioè quella indicata nel Puc: «Una funzione di tipo socio- sanitario ricollegata agli effetti terapeutici del mare».