Rassegna Stampa

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La Sardegna bollente come l'Arabia Saudita. 43-45 gradi fino a mercoledì, emergenza non stop

Fonte: web SardegnaOggi.it
7 agosto 2017

La Sardegna bollente come l'Arabia Saudita. 43-45 gradi fino a mercoledì, emergenza non stop

La Sardegna bollente come l'Arabia Saudita. 43-45 gradi fino a mercoledì, emergenza non stop
Non c'è differenza tra l'Isola e la Penisola araba, stessa identica temperatura percepita. La maxi bolla di caldo africano dura fino a metà della seconda settimana di agosto. Nuovo allarme della Protezione Civile.



CAGLIARI - È emergenza non stop su tutta l'Isola, il caldo continua a spadroneggiare. Si tratta ormai di un'ondata continua, e il termometro schizza oltre quota quaranta gradi all'ombra. Significa che i picchi possono arrivare fino a 45 gradi, e, in alcune ore, anche oltre. Una situazione identica, grado più grado meno, a quella che c'è in tutta la Penisola araba. È sufficiente mettere a confronto i valori "percepiti", che non si discostano di molto da quelli "reali". La caldissima estate 2017 continua a non fare sconti. E, se in inverno, in occasione di temporali molto forti, grandinate e nevicate, arriva puntuale l'allerta meteo, anche con afa e umidità a livelli record il discorso non cambia. Allarme massimo fino alla serata di mercoledì 9 agosto.

72 ore tra caldo e afa torridissimi, e scattano i "classici" protocolli salva-salute. Protezione Civile e Sardegna pubblicano, un'altra volta ancora, il decalogo ufficiale, quello con tanto di "benedizione" di ministero della Salute. Poche ma chiare regole e accorgimenti per evitare il peggio. Non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto i soggetti a rischio. In casa, proteggersi dal calore del sole con tende o persiane. In generale consumare pasti leggeri e mangiare molta frutta, bere adeguatamente evitando bevande alcoliche e caffeina. Indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro ed evitare le fibre sintetiche. Se in casa ci sono persone malate fare attenzione che non siano troppo coperte. I soggetti a rischio sono: le persone anziane e/o non autosufficienti o convalescenti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all'aria aperta.