Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tuvixeddu, si ricomincia a costruire

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2009

Avviati due dei cantieri per la costruzione di 400 appartamenti e 36 ville bi-tri familiari

L'impresa: «Prezzi bloccati nonostante l'aumento dei costi»

Un cliente segnala: «Prezzi più alti del 20 per cento a causa del blocco dei lavori». Ma l'impresa smentisce: «Taglieremo i nostri guadagni».
Dopo tre anni di carte bollate a Tuvixeddu si ricomincia a costruire. Nei giorni scorsi lo scheletro delle prime due palazzine ha iniziato a prendere forma sul versante di via Is Maglias. Altre due concessioni edilizie saranno ritirate la prossima settimana e saranno immediatamente utilizzate. Ed i primi edifici saranno pronti «non prima di due anni», informa Giuseppe Piras, responsabile dell'ufficio tecnico di Iniziative Coimpresa.
CLIENTI RICONTATTATI Da alcune settimane l'ufficio vendite della società del gruppo Cualbu ha iniziato a contattare i clienti che prima del blocco delle attività avevano prenotato parte dei circa 400 appartamenti e delle 36 palazzine bi o tri familiari previste nel progetto e ai quali erano stati restituiti i soldi delle caparre. Molti, nel frattempo, hanno trovato altre soluzioni, altri hanno confermato la prenotazione ma richiesto appartamenti più piccoli, qualcuno ci sta pensando. «L'interruzione ci ha creato danni incalcolabili e ci ha imposto sacrifici. Qualcuno ci dice che ha paura di nuovi stop al cantiere», riferisce Piras. «Ma nonostante i costi per noi siano aumentati stiamo confermando i prezzi di tre anni fa».
IL GIALLO DEI PREZZI Cioé una media di 3500 euro al metro quadro, esclusi garage o cantina per i quali la spesa può lievitare di decine di migliaia di euro. Eppure uno dei clienti ha segnalato un incremento dei prezzi: «Mi hanno detto che il costo del lavoro in questi due anni è salito tanto che loro non riescono a vendere a meno del 20% in più», riferisce un insegnante in pensione. Piras smentisce: «Stiamo rinunciando a una parte del nostro guadagno pur di non aumentare i prezzi stabiliti».
LE OPERE E se i palazzi vanno avanti, restano le incertezze sulle opere pubbliche previste nell'accordo di programma del 15 settembre del 2000, dal parco alla viabilità (l'asse Cadello-San Paolo suddiviso in tre lotti, il primo dei quali è stato avviato e interrotto). I firmatari dell'intesa - Comune, Regione, imprese e singoli privati - hanno ripreso le trattative per stabilire che cosa può riprendere e che cosa no. E se per il parco la soluzione sembra a portata di mano, la ripresa dei lavori stradali sembra improbabile o comunque lontana, considerato che la Gecopre (l'impresa che ha vinto l'appalto del primo lotto) ha chiesto al Comune prima i danni poi la rescissione del contratto. «È importante che le opere pubbliche e quelle private procedano di pari passo», dice Piras. Ma così non è.
F. MA.

07/06/2009