Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Viale Marconi, soluzione incompiuta

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2009


Il senso unico Quartu-Cagliari resta un progetto nel cassetto

Commercianti contrari, pericolo sicurezza per la presenza della scuola: si procederà per esperimenti tampone.
di Paolo Carta
La soluzione dei problemi di traffico di viale Marconi forse è un'utopia, ma comunque l'unica possibile è stata teorizzata, messa per iscritto. È il senso unico di marcia in direzione Quartu-Cagliari, con ai lati le corsie preferenziali per i pullman. In più la sistemazione di due rotatorie in via Mercalli e via Sarpi. Lo certificano studi di tutti i comuni dell'hinterland, dati dei rilevatori elettronici, convegni organizzati dalla Facoltà di Ingegneria di Cagliari, persino due tesi di laurea.
Addirittura il progetto è stato approvato dal Consiglio comunale nel piano del traffico. Ed è rimasto lettera morta.
SENSO UNICO «Non abbiamo a disposizione neppure i soldi per la progettazione - spiega l'assessore ai Trasporti di Cagliari, Maurizio Onorato- e poi per un intervento del genere bisogna procedere con diversi espropri che richiedono tempo. La strada che costeggia l'argine del canale di Terramaini era nata proprio in questa ottica, ma sarebbe poi fondamentale migliorare l'accesso a quella arteria. Quando abbiamo chiuso per pochi giorni a causa di lavori viale Marconi, abbiamo visto che la strada del canale non ne risente troppo ma il quartiere di Genneruxi, sul quale si riversa un fiume di auto, era congestionato».
Ci sono poi i commercianti di viale Marconi preoccupati per l'eventuale calo di traffico e quindi del passaggio di potenziale clientela. Senza dimenticare un fatto più squisitamente politico: in fondo il problema viale Marconi riguarda più chi abita nell'hinterland (a Quartu, Quartucciu, Selargius e Monserrato) e deve arrivare in città entro le 9 del mattino, non i cagliaritani. E le soluzioni restano nei cassetti.
ESPERIMENTO Maurizio Onorato non ci sta comunque a svolgere un ruolo passivo di spettatore: «Quando abbiamo provato a spegnere il semaforo di via Mercalli, la situazione degli ingorghi all'ora di punta è decisamente migliorata. Restano due nodi da sciogliere: il problema sicurezza per la presenza della scuola tecnica e dell'attraversamento pedonale degli studenti, e il calo degli affari dei negozi della zona. Ripeteremo l'esperimento a luglio quando le scuole chiuderanno, studiando una soluzione per i commercianti: semaforo spento solo sino alle dieci del mattino». In base all'esito dell'esperimento, sarà possibile costruire un passaggio pedonale sopraelevato. «È la soluzione più economica e meno invasiva», sostiene Onorato.
MODELLO BARCELLONA Le simulazioni al computer realizzate da Italo Meloni, docente di viabilità e trasporti nella facoltà di Ingegneria di Cagliari («grazie allo stesso programma utilizzato per progettare la viabilità nella zona della nuova Fiera di Milano»), ipotizzano un'altra soluzione per viale Marconi: «La stessa - spiega il docente - utilizzata in alcune strade a Barcellona: in certi orari, tre delle quattro corsie di viale Marconi potrebbero essere destinate a un senso di circolazione, per poi tornare in altri orari alla normale situazione a due corsie per senso di marcia. Occorrerebbero solo semafori di segnalazione molto evidenti, e magari un periodo di prova di tre-quattro mesi con l'ausilio dei vigili. Resterebbe comunque un palliativo rispetto alla soluzione del senso unico».
LA METRO Anche perché l'altro progetto che riguarda l'area metropolitana di Cagliari, la metropolitana, richiede ingenti finanziamenti e tempi inevitabilmente lunghi. Anche se secondo Ezio Castangia, direttore generale del Ctm, il consorzio pubblico del trasporti nel Cagliaritano, il metro underground resta la soluzione ideale: «Oggi a Cagliari arrivano 180 mila veicoli al giorno, 38-40 mila è il carico di viale Marconi. Ventimila sono i passeggeri che si servono dei nostri mezzi, malgrado la mancanza quasi assoluta di corsie preferenziali. In una situazione come questa e visto che l'avvio del primo tratto della metropolitana leggera delle FdS non ha risolto nulla, soltanto la metro sotterranea è in grado di far arrivare un quartese a Cagliari in 17 minuti, come sostengono gli studi in nostro possesso».
HINTERLAND E gli altri centri dell'hinterland? Monserrato, con l'apertura di via Vesalio, sta ricevendo in questi anni un flusso di veicoli molto superiore rispetto al passato: tutti i residenti dell'hinterland che cercano strade alternative a Viale Marconi. «Oggi il traffico si riversa in via Cesare Cabras - spiega l'assessore di Monserrato, Valerio Sartini, - sta diventando insostenibile per residenti e per la nostra cittadina. Occorre un'alternativa».
La propone Selargius, che durante lo studio del nuovo Puc, come spiega l'assessore Pierluigi Concu, «ha scoperto la possibilità di creare un collegamento tra via Nenni, nella zona industriale, e via Vesalio, con un tratto di 2-300 metri nei pressi di via dell'Aeroporto a Monserrato. Occorre trovare un accordo tra Comuni». Visto che viale Marconi non diventa a senso unico, oggi l'unica possibilità è dribblarlo.

07/06/2009