Rassegna Stampa

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Massimo Zedda a Pisapia: “Rompere col Pd è un suicidio politico”

Fonte: web sardiniapost.it
5 luglio 2017

 

Massimo Zedda rilancia l’unità del centrosinistra a livello nazionale. Il sindaco di Cagliari lo fa dalle pagine de La Repubblica, in un’intervista breve pubblicata oggi e nella quale al primo cittadino sardo si chiede conto della sua non presenza a Roma, sabato scorso, alla manifestazione in cui Giuliano Pisapia e Pierluigi Bersani hanno tenuto a battesimo “Insieme”, ovvero “la sinistra alternativa al Pd”, è stato detto dal palco di piazza Santissimi Apostoli.

Zedda si limita a dire di “essere rimasto a Cagliari”, senza spiegare nel dettaglio le ragioni, ma è chiaro, per quando afferma dopo, che non è stato un impegno istituzionale a impedirgli di partecipare alla manifestazione nella Capitale. Il sindaco di Cagliari non condivide la linea di Insieme e fa sapere che “nei prossimi giorni” chiamerà Pisapia per “dirgli di non farsi tirare per la giacca da quanti gli consigliamo di rompere col Pd”, dice riferendosi a Bersani.

Quando il Campo Progressista di Pisapia è nato lo scorso ottobre a Bologna – e Zedda è stato un fondatore insieme a Pisapia (entrambi sono i sindaci arancioni della stagione delle primarie 2011) – i presupposti erano altri: l’obiettivo del dopo Sel era proprio quello di continuare a dialogare e governare col Pd. Poi i rapporti tra Pisapia e Matteo Renzi si sono fatti tesi, quindi la decisione di prendere le distanze.

Zedda sottolinea ancora: “Allearsi con il Pd non significa abbracciarlo. Noi continueremo a porre l’attenzione sui temi del lavoro, del miglioramento dei servizi ai cittadini, dell’abbattimento dei costi che gravano pesantemente sullo sviluppo, dell’eliminazione degli sprechi e delle spese superflue. A me pare difficile spiegare agli elettori che chi sta insieme ad amministrare Cagliari, insieme alla Regione Sardegna e in quasi tutti i Comuni italiani vinti dal centrosinistra, nel voto politico sostenga che i Dem sono infrequentabili. Oltretutto i cittadini non è che stanno a pesare i nomi, i cognomi, i soprannomi: non gliene importa nulla, non hanno tempo da perdere”.

Su Renzi l’ultimo passaggio dell’intervista: “Se Renzi risponde picche (alla richiesto di dialogo da parte di Insieme), allora si è autorizzati a rompere. Ma non tentare neppure è il suicidio politico del centrosinistra. Non voglio che parte del Pd possa giustificare il fatto di guardare a destra con l’indisponibilità degli interlocutori a sinistra”.