Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sogaer, terremoto nelle nomine Crollano le quotazioni di Bertolotti, Scanu e Pinna al vertice?

Fonte: L'Unione Sarda
23 giugno 2017

Salta l'accordo Confindustria-Ascom. Il cda passa da tre a cinque componenti (due donne)

Sogaer, terremoto nelle nomine Crollano le quotazioni di Bertolotti, Scanu e Pinna al vertice? 

Rivoluzione in arrivo alla Sogaer: la società di gestione dell'aeroporto sarà governata da una squadra di cinque persone. «Ci sarà un consiglio di amministrazione a cinque e tra i consiglieri verranno nominati un presidente e un amministratore delegato», annuncia Maurizio De Pascale, presidente della Camera di commercio che controlla il 94,3 per cento delle quote Sogaer.
LUNEDÌ Ci sarà l'approvazione del bilancio da parte dell'assemblea dei soci, ma non le nomine del consiglio di amministrazione perché il Governo sta cambiando le regole: De Pascale si adegua e le nomine slittano almeno di un mese. Nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il correttivo al Testo unico delle Partecipate della riforma Madia che prevede la possibilità di scegliere per una partecipata come la Sogaer un cda a 3 o 5 elementi. «Si tratta di una società con un volume d'affari da azienda medio-grande che ha connessioni e contratti a livello internazionale con vettori plurimi - spiega De Pascale - sicuramente è una società complessa e il ricorso al consiglio di amministrazione a cinque è la soluzione ideale».
IL VERTICE Ora il presidente del cda Sogaer è Carlo Ibba che ha Gabor Pinna come vicepresidente ed Elisabetta Cerchi che completa la squadra, ma a un passo dalle nuove nomine stanno cambiando le regole e si modificano gli scenari per la corsa alla cabina di comando dell'aeroporto. Gli accordi tra i presidenti del Sud Sardegna di Confindustria e Confcommercio avevano portato De Pascale alla guida della Camera mentre Alberto Bertolotti sarebbe dovuto arrivare alla Sogaer. Il patto però si è rotto e le quotazioni di Bertolotti per la presidenza sono in costante calo: «Attendiamo gli sviluppi, vediamo cosa salterà fuori», è il laconico commento di Bertolotti che vede sfumare il posto più ambito ma che potrebbe comunque trovare spazio nel consiglio di amministrazione o in un altro ruolo come la guida della Sogaerdyn. Restano in alto invece le quotazioni del leader regionale di Confindustria Alberto Scanu come papabile presidente e quelle dell'ex assessore al Bilancio della prima Giunta Zedda Gabor Pinna come possibile amministratore delegato.
IL CDA Tra i cinque membri deve essere rispettata la parità di genere e sono almeno due i posti che spettano alle donne: una scelta possibile potrebbe essere quella di Monica Pilloni, presidente del collegio sindacale della Sfirs. Le cinque poltrone fanno gola a tanti e la sede del largo Carlo Felice deve essere sotto assedio. «Dopo 40 anni di mestiere ho imparato a non dar retta alle voci, quando devo decidere lo faccio secondo i miei criteri e nessuno può interferire, tanto meno la parte politica: non derogo dai criteri fondamentali di buon governo - spiega Maurizio De Pascale - già da quando aprivo i primi cantieri nei paesi c'erano sindaci e assessori che cercavano di piazzare qualcuno, ma mi sono sempre tenuto fuori da queste dinamiche e per la Sogaer sceglierò le figure più adatte». La norma prevede che venga trasmessa alla Corte dei Conti una relazione con le figure ritenute necessarie per la composizione del cda. «Di sicuro ci sarà una figura con esperienza nel trasporto aereo, una che abbia esperienza nella gestione di società medio-grandi, una che abbia competenza in materia legale sul fronte delle società e una che ne abbia sui bilanci», spiega il numero uno della Camera di Commercio. Non è ancora chiaro se sarà necessario aspettare una risposta formale dalla Corte dei Conti ma De Pascale è convinto che la soluzione del cda a 5 sia quella ideale: «Il passaggio da tre a cinque non è contrario ai principi di contenimento della spesa, come costi può rimanere invariato - conclude - un consiglio di amministrazione con le figure giuste garantisce tutti, con una migliore ripartizione dei compiti tra presidente e amministratore delegato e non escludiamo che anche gli altri possano avere delle deleghe».
Marcello Zasso