Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavoro, il 2017 fa sperare bene Quasi 48mila nuovi contratti nell'Isola contro 32mila cessazioni

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2017

LE STATISTICHE.

Dal rapporto sul periodo gennaio-marzo emerge un saldo ampiamente positivo

Lavoro, il 2017 fa sperare bene Quasi 48mila nuovi contratti nell'Isola contro 32mila cessazioni

Mentre le stime dell'Istat continuano a delineare un quadro negativo e poco incoraggiante della situazione occupazionale dell'Isola, i dati effettivi e certificati raccolti nei Centri per l'impiego presenti sul territorio regionale e inseriti nella rete informatica del Sistema informativo del lavoro della Sardegna (Sil), restituiscono un bilancio differente e, soprattutto, positivo. In base a quanto è stato diffuso dall'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal), con la pubblicazione del periodico trimestrale Congiuntura lavoro Sardegna, nei primi tre mesi di quest'anno sono state registrate 4.209 nuove posizioni lavorative in più, rispetto allo stesso periodo del 2016.
LE CIFRE Il Sil Sardegna ha registrato un totale di 47.748 lavoratori interessati da almeno un contratto di lavoro, di cui 24.752 uomini e 22.996 donne. Tra gennaio e marzo sono state rilevate 32.679 cessazioni (15.848 hanno riguardato uomini e 16.831 donne): 2.572 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma 35.560 in meno se si prende come riferimento l'ultimo trimestre del 2016.
Se si analizza la differenza tra gli avviamenti e cessazioni, sempre nei primi tre mesi di quest'anno, emerge che il saldo è positivo e si è attestato a +15.069 unità, il più alto volume dei saldi occupazionali mai accertato dal 2013.
Dei 47.748 sardi con almeno un contratto di lavoro nel primo trimestre del 2017, 18.214 sono stati assunti in provincia di Cagliari, 8.090 in quella di Sassari, 5.621 nell'area di Olbia-Tempio, 4.733 nell'Oristanese, 3.765 nel Nuorese, 3.000 nella provincia di Carbonia-Iglesias, 2.623 in quella di Medio Campidano e, infine, 1.702 in Ogliastra.
Con uno sguardo ai saldi tra gli avviamenti e le cessazioni al lavoro, questi risultano positivi in tutti i comparti dell'economia, tranne che in quello della Fornitura di servizi a rete (-6 unità), con quasi il 92% delle posizioni lavorative a tempo determinato. Il settore dell'Agricoltura e pesca ha registrato un saldo positivo di 4.958 unità. A seguire ci sono i comparti di Alberghi e ristoranti (+2.602), Servizi alle famiglie (+1.595 unità), Servizi alle imprese (+1.500), Istruzione (+1.238), Costruzioni (+1.121), Estrazione di minerali e industria (+930), Trasporti (+364), Pubblica amministrazione (+351), Sanità (+320), Commercio (+146) e, infine, gli altri servizi (+91).
STAGIONE ANTICIPATA A proposito del dato riferito al comparto degli Alberghi e ristoranti, in Congiuntura lavoro Sardegna viene messa in risalto anche una considerazione su quello che viene ritenuto un settore trainante del turismo, che presenta saldi occupazionali positivi nel primo trimestre di ogni anno perché, soprattutto da marzo, viene effettuata una parte delle assunzioni in vista dell'estate.
«Mentre nel gennaio-marzo 2016 il Sil Sardegna faceva registrare nel settore una differenza tra avviamenti e cessazioni al lavoro nell'ordine delle 1.367 unità - è chiarito nella pubblicazione - quest'anno tale differenza ammonta a 2.602 unità. Verosimilmente, potrebbe trattarsi di un segnale di sensibile anticipo della stagione turistica alle porte e di buon auspicio rispetto alla performance che la stessa potrebbe garantire nel corso dell'estate».
Eleonora Bullegas