Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco la piazza della discordia In luglio l'inaugurazione. Il muro? «Abbellito con le pietre»

Fonte: L'Unione Sarda
19 giugno 2017

SAN MICHELE. Resta il problema della sistemazione dei commercianti ambulanti Ecco la piazza della discordia In luglio l'inaugurazione. Il muro? «Abbellito con le pietre» 

FOTO Il progetto della discordia vede il traguardo. Entro luglio verrà inaugurata la nuova piazza San Michele: materiali pregiati, aiuole verdi, aree illuminate e maggiore sicurezza. E se il muro, definito da molti «antiestetico» e finito al centro di alcune manifestazioni di protesta, verrà abbellito con delle pietre che richiameranno la facciata della chiesa, sembra di difficile risoluzione il problema della destinazione degli ambulanti: durante il cantiere si sono piazzati nei marciapiedi di via San Michele e via Is Maglias sperando di poter “rientrare” nella piazza a lavori conclusi, magari superando la condizione di abusivismo. I blocchi di cemento sistemati negli accessi al nuovo spiazzo sembrano un chiaro messaggio: furgoni e “apixedde” non potranno entrare.
ULTIMI RITOCCHI «Siamo alle battute finali. Il grosso è fatto. Mancano solo degli interventi migliorativi e la piazza verrà inaugurata», sottolinea l'assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Chessa. Insieme ai responsabili degli uffici che si sono occupati dell'intervento e della ditta che ha svolto i lavori (la Stepir di Sadali). Ancora un mese di passione e la piazza sarà restituita al quartiere. «A luglio sarà pronta», promette l'assessore. Dal finanziamento di 900mila euro, grazie a qualche risparmio qua e là, sono stati recuperati 65mila euro: «Serviranno per realizzare aiuole verdi per mille metri quadri», spiega Chessa. «Non solo. Abbelliremo, con pietre che richiameranno la chiesa, il muro tanto contestato e che personalmente non piace nemmeno a me. Ho ereditato il progetto a lavori avanzati. Ho potuto apportare solo modifiche minime». Verranno potenziati gli impianti di illuminazione e realizzati interventi di sicurezza, come una ringhiera in un muretto, accanto all'ingresso della chiesa, troppo basso. La lapide in memoria di Giuliano Figus, giovane del quartiere ucciso negli anni Ottanta, è stata posizionata su una nuova base e anche la statua di padre Abbo avrà un suo nuovo piedistallo.
VIDEOSORVEGLIANZA «I cittadini di San Michele e gli ambulanti hanno collaborato in modo esemplare. L'impresa ha lavorato sempre senza alcun problema», aggiunge l'assessore. Quando la piazza verrà aperta si spera che venga protetta da vandali e maleducati. «Stiamo cercando di reperire le risorse», anticipa Chessa, «per piazzare le telecamere di sicurezza. Un deterrente in più anche per contrastare eventuali attività illecite che potrebbero avvenire nella zona. Anche se confido che possano non servire». In un altro spazio, accanto alle scalinate, è stato sistemato un ulivo con delle sedute in pietra: alcuni fari illumineranno la pianta.
GLI AMBULANTI Resta il punto interrogativo sul futuro degli ambulanti. L'assessore ai Lavori pubblici non ha competenza su questo aspetto: «Mi occupo del progetto», dice. I blocchi bianchi in cemento negli ingressi alla piazza non sembrano lasciare spazio a interpretazioni: «Servono per non far entrare auto e altri mezzi, in modo da non rovinare la nuova pavimentazione», chiarisce Chessa. La speranza dell'assessore è che si possa raggiungere un accordo per regolarizzare la posizione dei venditori affinché utilizzino la piazza ma senza entrare nell'area con i furgoni. Una partita ancora da giocare. Anche se gli ambulanti non hanno nascosto le loro intenzioni bellicose: «Se con le buone non otterremo niente siamo pronti a occupare la piazza», hanno annunciato recentemente a L'Unione Sarda. «L'amministrazione ci aveva promesso che non appena chiuso il cantiere sarebbe tornato tutto come prima. Non abbiamo intenzione di farci prendere in giro».
Matteo Vercelli