Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Migranti, stop della Regione «No al disordine, sì alle quote»

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2017

Il presidente Pigliaru incontrerà il ministro dell'Interno Minniti

Migranti, stop della Regione
«No al disordine, sì alle quote»

Dall'inizio dell'anno l'Isola ha accolto 2600 migranti. «Facciamo la nostra parte e siamo pronti ad alzare la voce se la quota di gestione dei flussi migratori del 2,96% venisse sistematicamente violata». Francesco Pigliaru lo ribadirà in modo deciso anche mercoledì prossimo a Roma, quando con Angela Quaquero, che ha delega ai temi legati all'inclusione dei migranti, e con l'assessore agli Affari generali, Filippo Spanu, incontrerà il ministro dell'Interno Marco Minniti. Il messaggio a Minniti sarà chiaro: «Non vogliamo diventare un hub di arrivo per quote non definite». Non sarà l'unica questione sul tavolo. C'è il problema dei flussi diretti dall'Algeria. Dall'inizio dell'anno nelle coste sarde sono sbarcati in 500. «Rischia di diventare un elemento di disordine - ha detto il presidente - e lo scopo è chiudere quel canale di comunicazione, anche ricorrendo a un accordo tra i due Paesi».
Poi c'è la questione del Centro di Permanenza e Rimpatrio di cui il decreto Minniti-Orlando prevede la presenza in ogni regione. Dal ministero è stato individuato l'ex carcere di Iglesias quale possibile sede. Ma - ha sottolineato Filippo Spanu - «il Cpr è destinato, nelle intenzioni della Giunta, ai migranti che arrivano con gli sbarchi diretti. Gli obiettivi sono quelli di assicurare maggiore sicurezza alle popolazioni e bloccare in flusso migratorio in arrivo dall'Algeria. In ogni caso la Giunta ha più volte ribadito che la sede sarà individuata sulla base di una piena condivisione degli enti locali». Anche questa considerazione sarà condivisa col ministro Minniti. Come pure - ha spiegato Angela Quacquero - «il fatto che la Sardegna è una delle quattro regioni di sbarco diretto in Italia, per questo la concentrazione è massima sulla prima accoglienza, mentre la seconda richiede la collaborazione dei Comuni». Infine il capitolo minori non accompagnati: «Sono 800 - ha ricordato Quaquero - molti vivono in strutture destinate ad adulti».
Ieri Pigliaru, Spanu e Quaquero hanno anche presentato il Piano regionale per l'accoglienza dei flussi migratori non programmati appena aggiornato. Obiettivo: consolidare il sistema di accoglienza di primo e secondo livello per rispondere in modo sempre più efficace ai crescenti flussi migratori. Anche attraverso il rafforzamento della rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Sinora i comuni coinvolti nella prima accoglienza sono stati dall'inizio dell'anno un centinaio. Di questi, 59 hanno scelto di aderire a progetti Sprar che mirano a una micro accoglienza diffusa e all'integrazione lavorativa e formativa dei migranti. Nel documento è previsto, col finanziamento di un milione e 800 mila euro, l'allestimento di punto di sbarco con strutture smontabili per garantire a chi arriva una migliore accoglienza e a tutti gli operatori spazi più funzionali.
Roberto Murgia