Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Due secoli di stampa sarda, ecco il tesoro dimenticato

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2017

La rarissima collezione del tipografo cagliaritano Mariano Deidda esposta a San Tarcisio Due secoli di stampa sarda, ecco il tesoro dimenticato

Musei e istituzioni gli voltano le spalle, la Chiesa gli spalanca le porte. È il caso della collezione di Mariano Deidda, tipografo cagliaritano presidente dell'associazione culturale A.Typo.S, custode di oltre due secoli di storia della stampa sarda.
Collezione unica nel suo genere, esposta da ieri e per tutti i fine settimana di giugno nella chiesa di San Tarcisio. Lì, in un locale sotterraneo e senza neanche un cartello, c'è il tesoro di Deidda. Fregi unici, riproduzioni fedelissime dei torchi, «realizzati con materiali ricavati dai vecchi conventi», spiega. C'è quello di Nicolò Caneles, il primo tipografo dell'Isola che aprì a Cagliari, nel 1566, e che Deidda ha fatto rivivere l'anno scorso, ristampando il suo "Catechismo", dopo 450 anni. Poco distante il libro di Dessì, e tantissimi altri tesori, per un totale di quindici tonnellate. Troppe per trovar spazio nello scantinato della chiesa.
«Patrimonio raccolto in circa trent'anni», racconta. «Ho girato tutta la Sardegna e acquistato attrezzature e strumenti che i tipografi dismettevano». Una ricerca attenta e appassionata, ma forse non stupisce, perché Deidda oltre mezza vita l'ha trascorsa tra caratteri di piombo e macchine da stampa. Dal suo quartier generale di Pirri, liquidato tre anni fa, «il locale non era mio, con la crisi del settore non riuscivo più a sostenere le spese. È stata una decisione sofferta, ma non avevo alternativa», spiega. Oggi Deidda ha tra le mani oltre 240 anni di storia della Sardegna, che rischiano di essere cancellati. «Non ho ancora trovato un museo disposto a ospitare il mio materiale in modo stabile. Dieci anni fa il Comune di Cagliari mi parlò di un progetto: l'idea era quella di mettermi a disposizione lo spazio Search, ma si è fermato alle intenzioni», protesta. «Ci sono tanti spazi in città, che potrebbero diventare sede di un Museo della stampa, quello approvato nel 2007 e mai realizzato». Così Deidda si ritrova con un tesoro inestimabile, che nelle altre Regioni invidiano, e in Sardegna sembrano ignorare.
Sara Marci