Tribunale

Termina con la remissione della querela la diatriba legale tra il sindaco Massimo Zedda e l'ex proprietario del Cagliari calcio Massimo Cellino. Una decisione presa dall'imprenditore, accettata dal primo cittadino e formalizzata ieri in Tribunale a Cagliari davanti al giudice monocratico Giampiero Sanna, il quale preso atto della situazione ha chiuso un processo che vedeva Zedda sotto accusa per diffamazione a mezzo stampa: contestazione legata ad alcune dichiarazioni rese nel 2013 dal sindaco nel corso di un'intervista nella quale, tra gli altri argomenti, si era parlato della decisione del patron rossoblù di far giocare la squadra a Trieste.
Il primo cittadino aveva espresso alcune perplessità su quell'iniziativa parlando ai microfoni dell'emittente Radio 24. In due occasioni, il 7 e l'8 aprile di quell'anno, aveva spiegato i rapporti tra Comune e Cagliari calcio nel periodo in cui il club aveva traslocato in Friuli (il Sant'Elia era ritenuto inadeguato) e criticato apertamente Cellino con frasi ritenute insultanti dal diretto interessato. «Lui», cioè il presidente, «ha dato di testa», aveva sostenuto Zedda: «È andato via, secondo me convinto di poter mettere sotto pressione l'amministrazione per ottenere lo stadio a titolo gratuito. Avrà immaginato di poter usare quale elemento di pressione la tifoseria e l'opinione pubblica». Era partita la querela, sfociata nel rinvio a giudizio e nel processo dibattimentale. Ieri però è arrivata la pace, siglata alla presenza degli avvocati Giuseppe Macciotta e Fabio Pili (per Zedda) e Giorgio Altieri (per Cellino).