Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fluorsid, caccia ai veleni in laguna

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2017

Si cercano tracce d'inquinamento, tra un mese i risultati. Piras (Mdp): intervenga il governo

 

 

 

Avviate ieri dai tecnici Arpas le analisi dell'acqua di Santa Gilla

 

 


I tecnici dell'Arpas sono impegnati nel monitoraggio straordinario di Santa Gilla. La richiesta dei sindaci dei quattro Comuni che si affacciano sulla laguna è stata formalizzata dal tavolo tecnico permanente istituito dalla Regione, che ha messo in moto l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. Ieri mattina due barche hanno avviato i prelievi nelle stazioni di campionamento individuate dall'Arpas a caccia di fluoruri.
I RILIEVI Il calendario dei controlli è stabilito dall'Agenzia del distretto idrografico della Sardegna, mentre spetta all'Arpas effettuare i rilievi su acque e fondali. Questo è lo schema standard, ma stavolta è in corso una verifica straordinaria: non solo perché fuori programma ma anche perché le indagini sono concentrate specificamente sulla ricerca di fluoruri, dopo l'inchiesta sui presunti sversamenti illeciti della Fluorsid.
La tabella di marcia prevedeva che ieri si lavorasse solo sulla parte nord dello stagno per proseguire oggi con la parte sud. Ma nel pomeriggio i tecnici erano già a buon punto e stamattina potrebbero già essere ultimati tutti i prelievi. Raggiungendo i punti prestabiliti e indicati da precise coordinate Gps, i tecnici stanno prelevando campioni d'acqua per poi recuperare, con una piccola benna, il fondale fangoso e scuro da conservare in appositi contenitori che vengono subito spediti al laboratorio per le analisi. Fluoruri, benzo(a)pirene, naftalene, fluorantene, benzo(g,h,i)perilene, benzo(k)fluorantene, benzo(b)fluorantene, esaclorobenzene e antracene sono le sostanze che verranno esaminate nel dettaglio per chiarire lo stato di salute di Santa Gilla.
I PESCATORI Mentre dai due barchini si fanno i prelievi la vita in laguna continua, coi pescatori per nulla scossi da queste analisi straordinarie. «Le fanno sempre, l'ultima volta che li ho visti era al massimo due mesi fa», spiega Emanuele Orsatti, presidente del Consorzio ittico Santa Gilla, «i controlli sono efficienti e ci sono anche quelli dei veterinari della Asl che, se rilevano qualcosa, fanno bloccare subito tutte le attività di pesca».
La zona in cui sfociano i corsi d'acqua che arrivano dalla zona industriale di Assemini è quella settentrionale della laguna, mentre l'allevamento delle cozze è nella parte bassa, tra il ponte della Scafa e la Città Mercato. «In linea d'aria ci sono più di cinque chilometri», spiega Orsatti, «sembra difficile che ci possano essere problemi e che non siano emersi». Dalla Regione comunicano che ci vorrà un mesetto per conoscere i risultati delle analisi ma, con tutte le energie dell'Arpas concentrate su questa vicenda, non è da escludere che il verdetto arrivi anche prima.
LE INTERCETTAZIONI Emergono altri dettagli sul fronte delle indagini, con intercettazioni in corso ancora pochi giorni prima degli arresti che hanno travolto l'azienda di Tommaso Giulini (estraneo all'indagine). Agli atti c'è un colloquio in cui Alessio Farci, responsabile della produzione, direbbe a un dipendente - che si lamentava per la grande quantità di polvere nell'aria - di lasciare spento il cannone che serve per sparare l'acqua ed evitare la dispersione delle polveri. Davanti all'insistenza del capoturno, Farci avrebbe poi dato l'ok all'accensione con la richiesta, però, di tenerlo al minimo. In un'altra occasione avrebbe chiesto di sistemare il cannone vicino alla strada, perché si vedesse e sembrasse in funzione.
L'INTERPELLANZA Il caso Fluorsid intanto è arrivato alla Camera, con un'interpellanza urgente del deputato Mdp Michele Piras. Ma la risposta della sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo, che non ha aggiunto molto a quanto si sapeva, non soddisfa Piras: «Mi corre l'obbligo di contestare la risposta davvero troppo burocratica e rilevare la scarsa consapevolezza del nostro governo della gravità della situazione», ha ribattuto il deputato: «Ho chiesto al governo un maggiore impegno, la presenza sul territorio e la definizione di un piano organico di risanamento ambientale».
Marcello Zasso