La successione di Deiana Il Pd in equilibrio precario
Il nuovo assessore ai trasporti dovrebbe essere ancora dell’area Cabras-Fadda Renziani e soriani vogliono rimescolare le carte con Italo Meloni o Mauro Coni
di Umberto Aime
CAGLIARI. A metà giugno o forse a luglio, ma non prima. Non ci sono più dubbi: Massimo Deiana sarà il primo presidente dell’Authority Mar di Sardegna. Il presidente della Regione l’ha indicato e sostenuto col governo, ma l’uscita dalla giunta dell’assessore ai trasporti potrebbe essere un problema per Francesco Pigliaru e anche una grana non da poco presto scaricata sul tavolo di Giuseppe Luigi Cucca, l’appena eletto segretario del Pd. Perché la corsa per sostituire Deiana s’è fatta all’improvviso più affollata e complicata del previsto.
Nulla è scontato. Di sicuro l’assessorato ai trasporti andrà ancora una volta al Partito democratico, ma non si sa a quale corrente. Fino a qualche giorno la successione sembrava essere un’esclusiva dei popolari-riformisti dell’area Cabras-Fadda, la stessa di Massimo Deiana. Invece nella partita potrebbero entrare anche i renziani sardi, che sono stati gli sponsor di Cucca per la segreteria, e il gruppo che fa capo all’ex governatore Renato Soru. Il motivo del possibile confronto o scontro è presto detto. Nell’equilibrio appena ritrovato dal Pd, con il patto siglato pochi giorni fa ad Arborea, la presidenza dell’Authority ha lo stesso peso di un assessorato e quindi nulla può essere automatico.
Gli equilibri. Nella Pigliaru bis ogni corrente oggi ha due assessori: Deiana e Cristiano Erriu per i popolari-riformisti, Virginia Mura e Pierluigi Caria in quota renziani-ex Diesse, Barbara Argiolas e Luigi Arru indicati dai soriani. Ma se l’Authority – seppure di nomina ministeriale – vale un assessorato lo schema due-due-due potrebbe essere rimesso in discussione. Non con qualche difficoltà: renziani ed ex Diesse, i vincitori del congresso, hanno avuto il sostegno dei popolari-riformisti per l’elezione ad aprile del segretario e mettersi subito contro gli alleati del momento potrebbe compromettere quella larga maggioranza che ora è la forza di Cucca. Ma anche i popolari-riformisti non possono alzare più di tanto la voce e pretendere che l’assessorato resti loro. Il vero obiettivo dell’area Cabras-Fadda è un altro: far eleggere Pietro Morittu, è nello staff di Deiana, unico vicesegretario del partito e sanno bene che non sarà facile. Di contro anche i soriani devono muoversi con cautela: hanno perso il congresso di aprile, ma sono entrati comunque – è loro la presidente Lalla Pulga – a far parte della grande famiglia voluta da Cucca e quello che hanno, a cominciare dal capogruppo in Consiglio regionale, non lo vogliono mettere in discussione proprio adesso. Nei prossimi giorni o subito opo le amministrative di giugno Pigliaru e Cucca dovranno mediare per evitare che il Pd ritorni a navigare subito in acque agitate.
I nomi. Se l’assessorato resterà ai popolari-riformisti, Carlo Careddu, ultimo candidato-sindaco del centrosinistra a Olbia, dovrebbe essere in vantaggio sul consigliere regionale Antonio Solinas. Se invece le carte dovessero essere rimescolate il professore universitario Italo Meloni sembra avere qualche chance in più di Mauro Coni, ex assessore comune di Cagliari.
I tempi. Deiana dovrebbe prendere possesso dell’Authority fra un mese, a quel punto la delega ai trasporti ritornerà solo per pochi giorni nelle mani del governatore. Perché un interim lungo, in estate, quando i trasporti vanno sotto pressione, è un rischio da evitare.