Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'assalto dei 12mila crocieristi La Marina, Castello e le strade dei negozi invase dai turisti

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2017

PORTO. Cinque navi all'attracco. L'Albatros, in rada, sbarca i suoi ospiti con le scialuppe L'assalto dei 12mila crocieristi La Marina, Castello e le strade dei negozi invase dai turisti 

Cinque navi da crociera in un solo giorno e la città ha fatto boom. E boom ha fatto il porto, invaso per un'intera giornata da dodicimila visitatori e cinque ciclopici “traghetti d'anime vaganti” che hanno attraccato tra il molo Rinascita, il molo Sabaudo e l'Ichnusa. Troppe navi, forse. Almeno a sentire le voci che ieri mattina rimbalzavano tra le banchine dello scalo cagliaritano sferzato da un maestrale in scaduta e arroventato da un sole estivo che ha regalato un'anticipazione dell'estate a svedesi, tedeschi, giapponesi, russi, spagnoli, cinesi e francesi che si sono affrettati a conquistare le zone più caratteristiche e suggestive del centro storico mentre altri prediligevano il viaggio in pullman verso Nora o Barumini.
I TENDER Troppe navi per Cagliari tanto da costringerne una (l'Albatros) in rada a un miglio dal porto? Macché - sostengono all'Autorità portuale - attracchi liberi ce n'erano eccome, per esempio al molo Sabaudo, ma il comandante della nave ha preferito utilizzare le quattro scialuppe da 120 posti ciascuna per raggiungere il porto, esattamente come spesso si fa in altri Paesi per regalare ulteriori suggestioni ai crocieristi.
I DISAGI Insomma, nessun inconveniente davanti a via Roma per la Msc Splendida e l'Arcadia (le prime arrivate in città poco dopo le sette del mattino), per la Msc Armonia, la Norwegian Spirit e appunto l'Albatros, quest'ultima arrivata in anticipo rispetto all'orario prefissato.
Una giornata speciale e particolare, quella di ieri, che non avrà repliche durante il resto dell'anno. Stando alle date fissate sugli arrivi in città e in possesso dell'Authority e di Cagliari Cruise port (la società che gestisce il terminal crociere del molo Rinascita), almeno per tutto il 2017 non attraccheranno più, contemporaneamente e in una sola giornata, così tante navi. Anche se - dopo la prova del nove di ieri mattina, filata liscia e senza troppi disagi per la vita dell'intero approdo - all'Autorità portuale non negano soddisfazione per il successo e per la ricaduta sulla città in termini di pubblicità (sarà ognuno dei crocieristi, in primo luogo, a garantirla) e sugli affari, almeno di quella parte di Cagliari più visitata.
I RIONI La Marina è stata presa d'assalto. E lo sono state le strade dello shopping come il Largo, via Manno e via Garibaldi, mentre piazza Yenne ha registrato il tutto esaurito. E poi Castello, la vera meta dei croceristi. Pieni i musei. Così le torri. Così il Belvedere, piazzetta Aquilino Cannas, il Bastione di Santa Croce, sfruttati a lungo per una sosta temporanea e come finestre sulla città del sole per gli scatti ricordo. Neanche Villanova è stata tagliata fuori dagli itinerari dei turisti sbarcati dalle navi crociera
Così Cagliari, insomma, non è mai stata. Davvero, ieri, l'obiettivo inseguito di città turistica è stato raggiunto. Almeno per numero di visitatori.
I VINCOLI L'arrivo delle grandi navi al molo Rinascita, dove il terminal ha potenziato l'offerta per i crocieristi appena sbarcati (oltre al servizio vendita di prodotti tipici locali funziona anche la farmacia), ha rimesso al centro della questione la “prigionia” in cui è da anni costretta la banchina dove ancora insite il movimento commerciale. Area sterile, così venne chiamata quando, dopo l'attentato delle Torri gemelle dell'11 settembre del 2001, la banchina del Rinascita venne circondata dalle recinzioni. È così ancora, nonostante un Terminal crociere inaugurato lo scorso anno.
LE SCELTE Non sarà probabilmente più così quando l'intero settore commerciale verrà trasferito al porto canale e quando i vecchi silos ormai inutilizzati saranno definitivamente spazzati via. Non solo. Anche i pescherecci che oggi sono distribuiti tra le banchine del porto, a Su Siccu e a Marina Piccola saranno spostati nella loro “nuova casa” che tra breve sarà inaugurata a Sa Perdixedda, dietro il mercato ittico all'ingrosso. Solo allora, lo scalo cagliaritano diventerà il più grande porto turistico d'Italia e tra i maggiori del Mediterraneo.
Andrea Piras