Rassegna Stampa

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Il Festival del cinema spagnolo sbarca a Cagliari

Fonte: web SardegnaOggi.it
27 maggio 2009

martedì, 26 maggio 2009



Il Festival del cinema spagnolo cinemaSpagna, organizzato dall’associazione italo-spagnola EXIT media, e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, la Regione Sardegna, l’Ambasciata di Spagna in Italia, l’Ufficio del Turismo spagnolo e il Cervantes di Roma, si svolgerà dal 29 maggio al 6 giugno in un susseguirsi di proiezioni tra il Teatro civico di Castello e lo Spazio Cinema Odissea. Tra gli ospiti, tappeto rosso per la grande attrice Maribel Verdú e i maestri Ventura Pons e Manuel Gutiérrez Aragón

CAGLIARI - Il programma rigorosamente in versione originale sottotitolata in italiano dedica un intero ciclo alla guerra civile spagnola, quattro titoli fondamentali per approfondire la riflessione su una pagina decisiva, forse la più romantica, della storia europea del XX secolo. Il percorso cinematografico parte dalle tragicomiche trincee di La vaquilla del geniale Berlanga (Evento Speciale d’apertura, previsto il 29 maggio), e continua con il recentissimo Los girasoles ciegos (I girasoli ciechi) di José Luis Cuerda, presentato dalla grande attrice Maribel Verdú, che arriverà a Cagliari direttamente dal Festival di Cannes dove ha presentato Tetro, l’ultimo film di Francis Ford Coppola. Il ciclo prosegue con Soldados de Salamina di David Trueba, film tratto dall’omonimo best-seller di Javier Cercas sul recupero della memoria storica, e si chiude con The Spanish Earth (1937), il documentario capolavoro di Ivens.

Il Festival darà ampio spazio alle produzioni più recenti, presentando quattro tra i lungometraggi che più hanno segnato una traccia negli ultimi anni: Volver di Pedro Almodóvar, il film che ha portato Penélope Cruz alla consacrazione internazionale (Nomination per l’Oscar come miglior attrice), e che ha sbancato i Goya e il Festival di Cannes; [REC] del duo Plaza/Balagueró, capolavoro che ha cambiato la storia del genere horror; Lo mejor de mí, opera prima di Roser Aguilar, che ha portato alla ribalta Marian Álvarez, attrice vincitrice del Pardo d’Argento al Festival di Locarno 2007; Todos estamos invitados di Manuel Gutiérrez Aragón, film sull’ETA, che sarà presentato dallo stesso regista nell’evento di chiusura del Festival il 6 maggio.
La sezione ‘contemporanea’ è completa con una vasta selezione di cortometraggi suddivisi per annata, con una particolare attenzione al nuovo mondo dell’animazione: una quarantina di titoli che rispecchiano lo stato di buona salute di una cinematografia che dimostra di dar voce ai nuovi talenti.
Omaggio a Marco Ferreri e Rafael Azcona A proposito di talenti cinemaSpagna rende omaggio agli esordi del più rivoluzionario dei registi italiani, per ricordare il grande amore che ancora circonda il Ferreri uomo e cineasta e approfondire sulle sue origini. L’omaggio è gioco-forza un tributo al suo compagno d’avventure, Rafael Azcona, che con lui muove i primi passi nel cinema.

Assieme a El pisito, Los chicos (film pressoché invisibile) e El cochecito, girati tra il ’58 e il ’60, il Festival proporrà due recenti documentari: Rafael Azcona Oficio de guionista, di David Trueba, in cui lo sceneggiatore ripercorre la propria carriera, i capolavori realizzati assieme al milanese di Spagna ma non solo; e Marco Ferreri, il regista che venne dal futuro di Mario Canale, che così inizia: “il modo di produzione del cinema è l’anarchia: io spero che possa continuare ancora per un po’, che si possa continuare ancora a fare un po’ d’anarchia con il cinema”. Ferreri dixit.

Infine un'intera sezione è dedicata al cinema catalano, che vuole sottolineare i forti vincoli storico-culturali esistenti tra la Catalogna e la Sardegna. Il maestro Ventura Pons sarà a Cagliari per presentare il suo capolavoro Amic/Amat (Amico/Amato), film che nel 1999 lo impose a livello mondiale. David Matamoros e Anna Vilella, tra i produttori catalani più in voga, presenteranno a loro volta Nedar (Nuotare) di Carla Subirana, talento emergente che indaga le proprie radici, la propria terra, Catalogna, e le conseguenze della Guerra Civil. Sarà a Cagliari anche Marco Antonio Pani: per l’attività e la storia che l’accompagnano, il regista cagliaritano è l’emblema della volontà di dialogo tra Cagliari e la regione catalana, due sponde del Mediterraneo. La sezione si chiude con l’opera di cinema/arte contemporaneo di Pere Portabella: El silenci abans de Bach (Il silenzio prima di Bach)