Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rassegna Sono 57 i Comuni protagonisti della XXI edizione, suddivisa in cinque weekend “Monumenti ap

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2017

 

 

 

P er i primi quattro anni della sua storia ha abitato solo a Cagliari. La manifestazione “Monumenti aperti”, che oggi abbraccia tutta la Sardegna e ha raccolto l'adesione persino di Ferrara, si prepara alla XXI edizione con numeri che rappresentano il successo. Saranno 57 i Comuni sardi (10 in più del 2016) che dal 29 aprile al 28 maggio, per cinque fine settimana, metteranno in mostra tesori artistici, archeologici e ambientali, raccontandoli con la voce di chi è testimone e garante della loro sopravvivenza. Sono 17mila i volontari (11mila dei quali studenti) che si avvicenderanno sugli oltre 750 siti aperti. Da Semestene (paese di 163 abitanti) sino a Cagliari.
IL PAESAGGIO Gli eventi si annoderanno attorno a un filo rosso: “Il paesaggio-comunità di storie”. «Il tema è la prima novità di “Monumenti aperti”. Focalizza l'attenzione sul paesaggio culturale e letterario, presidio delle comunità che abitano i luoghi e che, custodi di beni immateriali altrimenti non rappresentabili, vivono i monumenti». Così Barbara Argiolas, fresca assessora regionale al Turismo, ma già partner del progetto quando ricopriva lo stesso incarico al Comune di Cagliari. Monumenti aperti (finanziato con 50mila euro dall'assessorato al Turismo che dal 2005 sostiene l'evento), «è principalmente sforzo condiviso degli enti locali che sostengono il 75 per cento degli investimenti», ha sottolineato Fabrizio Frongia, presidente di Imago mundi, onlus che dalle origini coordina l'iniziativa. All'evento contribuiscono poi privati e, per gli aspetti strutturali, l'assessorato regionale alla Cultura. Giuseppe Dessena, che n'è alla guida, ha sottolineato la valenza educativa del progetto, «occasione per far sì che gli studenti si approprino del paesaggio e promuovere progetti contro la dispersione scolastica».
LA SFIDA Nel corso della conferenza di presentazione - c'era anche Andrea Dettori, rappresentante della Città metropolitana - è stato evidenziato l'ulteriore progresso a cui Monumenti aperti deve tendere. Modello consolidato di fruizione dei beni culturali, vuole poter attrarre flussi turistici extrainsulari. A questo scopo da parte dei tanti amministratori locali che hanno partecipato all'ufficializzazione del programma (assieme ai rappresentanti delle istituzioni parte del Comitato scientifico), è stata sottolineata la necessità di abbattere il costo dei trasporti e di programmare un'attività promozionale che presenti per tempo la ricca offerta di Monumenti aperti.
IL CALENDARIO Si parte il 29-30 aprile da Bonorva, Portoscuso e Semestene. Il 6-7 maggio appuntamento a Dolianova, Monastir, Oristano, Padria, Sadali, San Gavino, Sanluri, Sassari, Settimo San Pietro e Villamassargia. Il 13-14 sarà la volta di Bosa, Cagliari, Carbonia, Gonnesa, Lunamatrona, Marrubiu, Osilo, Ozieri, Ploaghe, Sennori, Serramanna e Usini. Il 20-21 tocca ad Alghero, Bauladu, Cuglieri , Gonnosfanadiga, Iglesias, Milis, Pula, Santadi, Selargius, Sestu, Tortolì/Arbatax, Villanovaforru e Villanovafranca. Il 27-28 maggio si chiude ad Arbus, Buggerru, Carloforte, Castiadas, Guspini, Olbia, Orani, Porto Torres-L'Asinara, Quartu, San Giovanni Suergiu, Sant'Antioco, Sardara, Serdiana, Siddi, Thiesi, Uta, Villacidro, Villamar e Villasimius.
I SITI Non ci saranno aperture eclatanti come quelle che in passato “Monumenti aperti” ha regalato. Capitò a Cagliari nel 2014 con l'inaugurazione del parco di Tuvixeddu. «Dato non negativo, ma segno che in 20 anni di attività», ha detto Frongia, «la manifestazione ha prodotto un sistema virtuoso, incentivando la fruizione dei beni culturali». L'elenco completo dei siti è su www.monumentiaperti.com.
L'ADESIONE DI FERRARA Il progetto, nato a Cagliari nel ‘97, già in passato è stato esportato al di fuori dell'Isola. Quest'anno, oltre alla conferma della partecipazione del paese piemontese di Santo Stefano Belbo, è arrivata l'adesione, attraverso l'assessore alla Cultura Massimo Maisto, di Ferrara. Il 14 e il 15 ottobre il ricco patrimonio culturale della città estense si mostrerà col marchio di Monumenti aperti.
Manuela Arca