Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fibra ottica? Pericolo cadute L'Enel: «Il tappo è provvisorio, il cemento dopo due giorni»

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2017

Le buche vengono ricoperte da sabbia e ghiaia: rischi per chi usa biciclette e scooter Fibra ottica? Pericolo cadute L'Enel: «Il tappo è provvisorio, il cemento dopo due giorni» 

La fibra ottica di Cagliari sarà migliore di quella di Londra. A garantirlo sono i responsabili di Enel Open Fiber, la società che, in questi giorni, sta provvendo alla posa dei nuovi cavi. Ma, intanto, questi lavori sono diventati una trappola per chi gira in città a bordo di biciclette o di scooter: posati i cavi, per due giorni le buche sono ricoperte solo di sabbia e ghiaia. Passare lì a bordo di un mezzo su due ruote significa avere la certezza di cadere.
GLI INTERVENTI I lavori sono iniziati alla fine dello scorso anno: è facile sistemare la fibra nelle strade rimesse a posto di recente dove sono già presenti i cavidotti; più problematico, invece, intervenire dove non sono presenti i sottoservizi. Ma, in entrambi i casi, il problema si pone allo stesso modo: sistemati i cavi, le strade interessate sono a rischio per qualche giorno, fin quando cioè non viene ripristinato l'asfalto. Paradossalmente, il pericolo più grosso è proprio nelle vie rifatte di recente: per sistemare i cavi è sufficiente fare uno scavo poco profondo e largo non più di dieci centimetri. Il problema è che, quando il buco viene ricoperto, diventa quasi invisibile: il colore della sabbia e della ghiaia si confonde con quello del manto stradale.
I CONTROLLI E l'amministrazione che cosa fa? Resta a guardare? In questi giorni, l'assessora competente, Luisa Anna Marchi, non è raggiungibile. A rispondere al quesito è l'ufficio stampa del Comune. «La situazione», si spiega, «è monitorata costantemente. Le coperture ai tagli stradali di piccole dimensioni sono provvisorie».
I PERICOLI Ed è davvero difficile evitare questi disagi, fanno sapere dagli uffici tecnici di Enel Open Fiber. «Impossibile», spiegano, «fare diversamente: le buche vengono inizialmente ricoperte con sabbia e ghiaia per evitare dislivelli. Poi, nel giro di due o tre giorni, quando la condizione del terreno si stabilizza, viene sistemato un leggero strato di cemento». Problemi tecnici impediscono di intervenire diversamente. «Ci rendiamo conto del fatto che questi lavori possono creare disagi. Lo stiamo riscontrando a Cagliari e in tutte le altre città dove stiamo intervenendo. Ma, purtroppo, non si può fare diversamente.
Ne vale comunque la pena: l'Italia, in questo momento, è al penultimo posto in Europa in questo genere di infrastruttura. Conclusi i lavori, sarà al primo».
LE ZONE Intanto, i cittadini patiscono questi disagi. In scooter o in bici si rischiano rovinose cadute. In questi giorni gli operai delle ditte incaricate stanno lavorando in via Gorizia e in via Vittorio Veneto: strade particolarmente a rischio per la presenza di curve cieche e per l'elevata pendenza. Il rischio di perdere aderenza è particolarmente alto. Ma, appunto, il problema sembra davvero porsi per qualche giorno: nelle vie Monte Acuto, Cornalias, Meilogu, Val Venosta, Calamattia e Ciociaria gli interventi risalgono ormai a qualche mese fa. E la situazione è tornata presto alla normalità.
IL COMUNE In quelle strade è sparito anche lo strato di cemento, sostituito dal manto di asfalto. In pratica, la copertura di queste buche avviene in tre fasi: la prima viene fatta con sabbia e ghiaia e dura due, tre giorni; poi viene sistemato un leggero strato di cemento per dare stabilità ed evitiare i rischi di scivolate. E, infine, nel giro di un mese si provvede alla chiusura definitiva. «La posa del nuovo asfalto in corrispondenza degli stessi tagli», spiegano da via Roma, «avviene nel momento in cui la lunghezza dei lavori permette un intervento sostenibile economicamente e quindi definitivo». In ogni caso, entro luglio metà dei cagliaritani sarà raggiunto dalla nuova fibra; i lavori si concluderanno nel marzo 2018 quando l'ottanta per cento delle abitazioni potrà usufruire del servizio garantito con la posa dei nuovi cavi.
Marcello Cocco