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Cagliari, il comitato 'se non ora quando' al Comune: "In ritardo su Pari Opportunità"

Fonte: web SardegnaOggi.it
21 aprile 2017

 

Cagliari, il comitato 'se non ora quando' al Comune: "In ritardo su Pari Opportunità"
"Urgente la costituzione della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Cagliari". La protesta dell'associazione 'se non ora quando': a quasi un anno dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Cagliari non si hanno ancora notizie della costituzione della nuova Commissione per le Pari Opportunità.



CAGLIARI - La mancata costituzione della commissione Pari Opportunità dall’agenda politica del Comune di Cagliari ed il "prolungato silenzio" rispetto al tema preoccupano fortemente l’Associazione "Se non ora quando". Che affida a una nota il malcontento: "L’inoperatività di questo organismo significa non riconoscere la sua importante funzione di proposta e organizzazione di progetti ed iniziative finalizzate alla promozione di una nuova società realmente basata sulla cultura delle pari opportunità, sulla presenza più equilibrata delle donne nella vita pubblica, economica e sociale, sulla rimozione di ogni forma di discriminazione, tra cui quella di genere".

E ancora: "La Commissione Pari Opportunità ha un ruolo fondamentale, non solo nella funzione consultiva e propositiva all’Amministrazione comunale, ma soprattutto nel progettare, sperimentare ed attuare azioni positive ed iniziative di sistema che possano trasformare l’approccio culturale delle politiche e contribuire a reali cambiamenti della società verso obiettivi generali di crescita inclusiva e di cittadinanza piena ed effettiva delle persone. Diversi sono gli ambiti in cui la Commissione può e dovrebbe operare: l’uso del linguaggio di genere nelle comunicazioni istituzionali e negli atti amministrativi, la regolamentazione a garanzia di pubbliche affissioni non sessiste e non discriminanti, l’educazione e la formazione per il rispetto e la valorizzazione della differenza, la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere, il rafforzamento delle azioni e degli strumenti a favore della conciliazione dei tempi per la famiglia e la cura e dei tempi di lavoro, la diffusione della toponomastica femminile, il rafforzamento di una rete che metta a sistema i diversi soggetti pubblici e privati impegnati nei settori delle pari opportunità".