Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Peschiera, la rinascita

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2017

Cantiere chiuso nove anni dopo l'apertura della voragine nell'asfalto

 

Lavori finiti: gli operai hanno tolto le transenne 

 

Via Peschiera, 8 agosto 2008, quattro del mattino: un tuono, le urla, la paura. L'asfalto era andato giù ingoiando un'auto. A due passi da un palazzo si era aperta un'enorme voragine. Era soltanto un indizio, la spia di quanto c'era sotto. Sotto le strade, sotto i palazzi, sotto quel rione racchiuso tra via Is Mirrionis, piazza d'Armi, Tuvumannu e Tuvixeddu. Il buco di via Peschiera, da quel momento, è diventato un incubo per i residenti. Angoscia durata quasi nove anni.
LA GIOIA «Ieri hanno tolto le transenne», dice Luciano Pusceddu, proprietario dell'unico negozio del quartiere, il market all'angolo tra le vie Peschiera e Marengo. Sorride. «Nei prossimi giorni dovrebbero tracciare la segnaletica orizzontale, si ricomincia a vivere». E a lavorare, visto che le strade bloccate hanno condizionato enormemente l'esistenza non solo di chi qui abita.
L'OPERA È finita, insomma, la paura nel quadrilatero di via Peschiera. La strada poggiata sul nulla ha un asfalto nuovo di zecca ma anche, e soprattutto, infrastrutture capaci di mettere fine al rischio di crolli e smottamenti. «Se venite la sera, quando ci sono i lampioni accesi, sembra un altro quartiere», racconta Stefania Obino. Lo è. Il primo lotto del progetto complessivo di riqualificazione, che ha interessato via Peschiera e via Marengo, è ultimato. Un intervento da un milione e mezzo di euro cui si aggiungeranno i lotti di via Castelfidardo e via Montenote (immediatamente cantierabile) e quello di piazza D'Armi, anche questo pronto a partire. Qui, oltre a iniezioni d'argilla per colmare la voragine, sarà realizzata una rotatoria.
I RICORDI Nel concreto, il caso-via Peschiera è stato affrontato e risolto grazie a uno studio approfondito dell'intera area, in passato sfruttata anche dalla Calcidrata per il recupero della materia prima per la preparazione della calce. Dopo un piano di colmata dei vuoti nel sottosuolo, le emergenze crebbero con le perdite idriche. Nel quartiere la rabbia con Abbanoa si taglia ancora a fette. In molti ricordano le perdite affrontate con troppi ritardi. «Proprio quelle che hanno poi contribuito a scatenare i guai, culminati con la voragine del 2008», raccontano i residenti, molti dei quali decisero, nove anni fa, di riunirsi in un comitato.
IL PIANO A guidarlo, ieri come oggi, Patrizia Tramaloni. «Dopo Pasqua - dice - faremo l'inaugurazione con un banchetto all'aperto e ufficializzeremo la nascita del Comitato interquartieri per la sicurezza urbana». Un nuovo organismo che sulla scia delle battaglie e dei successi del gruppo di via Peschiera promette un impegno deciso sull'intera area metropolitana per la messa in sicurezza delle zone a rischio idrogeologico.
Andrea Piras