Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sport vietati nei giorni di festa

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2017

VIA ROCKEFELLER. La protesta di genitori e ragazzi costretti a scavalcare la recinzione

 

Cancelli chiusi nel campo comunale di pattinaggio e basket 

 

Dai blocchi in cemento di quelle che un tempo erano rampe per lo skate spuntano minacciosi tondini d'acciaio. Tutt'intorno rifiuti e degrado. L'unica via d'accesso, per chi non è abbastanza magro da infilarsi nel cancello attraverso lo spazio concesso da una catena o non vuole scavalcare la staccionata, è la grata divelta. I cartelli con scritto Divieto d'accesso e la recinzione del cantiere non servono a niente. La voglia di fare sport riesce a superare tutti gli ostacoli.
Sabato, Pasqua e Pasquetta, complice il sole, e il vento che mitiga la temperatura, sono le condizioni ideali per fare due tiri a basket o una sana pattinata all'aria aperta nell'impianto comunale di via Rockefeller. Nel campo da pallacanestro la sfida agguerrita quattro contro quattro, a trenta punti, va avanti sino all'ultima goccia di sudore. Sulle gradinate, i genitori tengono sott'occhio i loro piccoli nella speranza che le cadute dai pattini non causino danni gravi. A pochi passi dalle macerie una pedana permette agli skater di improvvisare flip trick con la tavola.
Tutti sportivi abusivi, visto che l'impianto comunale è sbarrato. Questo è il cartellino da visita di una città che l'anno scorso ha conquistato l'onorificenza di “Città europea dello sport 2017”.
IMPIANTI OFF LIMITS «È incredibile che uno spazio così sia chiuso», afferma Francesca Carboni, 45 anni, mamma di una bimba di 6 che pattina nell'impianto, mentre con doti da contorsionista cerca di superare il cancello dell'impianto sportivo. «Siamo indignati. Il Comune dovrebbe favorire l'utilizzo di queste strutture necessarie per far divertire in modo sicuro piccini e adulti. E poi parlano di Cagliari capitale dello sport». Per Alberto Alberti, che tutti chiamano Granchio il tempo libero ha una sola declinazione: lo sport. «Basket e skate sono due attività perfette per il Pistino , che è da anni la casa degli sport radicali . Peccato che nei giorni festivi i cancelli siano chiusi. Per i più piccoli e per i loro genitori scavalcare è davvero pericoloso. Speriamo - aggiunge Alberti - che realizzino in tempi brevi uno spazio adeguato per lo skate».
VICOLO CIECO Dall'assessore comunale allo Sport Yuri Marcialis non arrivano buone nuove. «L'impianto comunale di via Rockefeller non può essere aperto nei giorni festivi. Sarebbe necessario coinvolgere i dipendenti comunali e, tra straordinari e altre indennità, costerebbe troppo». Perché non lasciarlo aperto come i parchi? «Se si dovesse far male qualcuno la responsabilità sarebbe del Comune». C'è uno spiraglio. «Ho portato agli uffici una proposta: metterlo a disposizione degli appassionati almeno il sabato, sino a quando non verranno abbattuti i muri che separano via Rockefeller con le palestre A e B dei campi Santoru (ex Coni)». L'impianto dello skate? «Se ne sta occupando personalmente il sindaco Massimo Zedda».
Nel frattempo perlomeno le macerie, e i relativi pericoli, potrebbero essere eliminate.
Andrea Artizzu