Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Guerra dei decibel: altri sei quartieri coinvolti

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2017

La denuncia del comitato “Rumore, no grazie”: «Commissariate il Comune»

 

 

Effetto domino sul chiasso in città. Il Comitato “Rumore, no grazie” alza il tiro e dopo aver incassato il parere favorevole della Regione (con conseguente polemica istituzionale) chiede di nuovo il commissariamento del Comune per la mancata applicazione dei piani di risanamento acustico. Il problema non sarebbe limitato alla Marina e a Stampace, ma coinvolgerebbe altri sei rioni. Is Mirrionis, Santa Gilla, Sant'Avendrace, Cep, Quartiere Europeo, Genneruxi, Bonaria e Pirri. Questo in base al documento inviato dal Comitato al presidente della Regione Francesco Pigliaru e nel quale si fa riferimento ai rilevamenti eseguiti dall'amministrazione durante lo scorso anno.
LA DENUNCIA «Quando vengono superati i 50 decibel dopo le 22 nei dati in immissione (ovvero nei rumori percepiti all'interno delle abitazioni con le finestre aperte) si supera la soglia che impone l'applicazione della legge», spiega Marco Marini fondatore del Comitato. «Siamo arrivati a questa richiesta dopo aver analizzato le tabelle del Comune. I dati parlano chiaro: siamo sopra la soglia di emergenza, quella che mette a rischio la salute dei cittadini. Abbiamo inoltrato questi dati all'assessore regionale competente già due mesi fa ma non abbiamo avuto alcuna risposta». L'ultima mossa del Comitato arriva a poche settimane dal documento con cui l'assessorato all'Ambiente - facendo proprie le valutazione dell'Arpas - aveva dato indicazioni su eventuali restrizioni alla movida arrivando a ipotizzare che i locali del centro non facessero servizio a tavolino dopo la mezzanotte. La risposta del sindaco Massimo Zedda era arrivata forte e chiara al primo Consiglio comunale utile: «Chiunque voglia amministrare la città può fare una lista, candidarsi alle elezioni e, nel caso abbia i voti necessari, dettare le proprie regole». ( m. c. )