Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caos concessioni balneari, c'è il salvagente del ministro

Fonte: L'Unione Sarda
11 aprile 2017

Costa rassicura gli imprenditori sardi: «Norme di tutela tra sei mesi»

Caos concessioni balneari,
c'è il salvagente del ministro 

Che un ministro della Repubblica venga applaudito non è roba di tutti i giorni. Di questi tempi, però, ha dell'incredibile. È successo ieri, in una sala del Caesar's Hotel di Cagliari, dove la platea di operatori balneari ha mostrato di apprezzare la visita e l'intervento del ministro agli Affari regionali e alle Politiche per la famiglia Enrico Costa. Il quale ha illustrato, peraltro piuttosto chiaramente, lo stato dell'arte del disegno di legge sul settore dopo la sentenza della Corte di giustizia europea del luglio scorso (che ha bocciato la proroga generalizzata delle concessioni sino al 2020 e chiede che vengano messe all'asta) e aperto spiragli per una soluzione in tempi rapidi.
TIMORI «Capisco che gli operatori - ha detto - siano preoccupati. Se ogni giorno sui giornali esce qualcosa di nuovo che li riguarda hanno ragione. Ho incontrato imprenditori, titolari di aziende, spesso a conduzione familiare, che non possono tollerare oltre il continuo stop&go , con provvedimenti tampone che non risolvono nulla. So bene che la necessità è quella di avere una riforma organica che metta fine alla questione».
TRANSITORIETÀ Quindi, il ministro è entrato nello specifico: «Il legittimo affidamento e la proroga delle concessioni sino al 2020, con le valutazioni caso per caso, non bastano. Nella legge che stiamo scrivendo noi abbiamo scritto periodo transitorio, perché quel percorso che ci porterà a definire le regole potrebbe finire fra trent'anni. Noi parliamo di tutela delle aziende, di protezione degli investimenti e di difesa delle professionalità. Sono questi gli elementi fondanti del regolamento. Sappiamo che in Portogallo esiste la prelazione (nell'eventualità che le concessioni finiscano all'asta, ndr ) ma possiamo essere sicuri che le nostre piccole imprese possano competere con quelle più grosse? Già prima della sentenza noi stavamo lavorando sul Ddl, nelle more abbiamo deciso di proseguire con la situazione che ci siamo trovati davanti. Noi dobbiamo inserirci tra le maglie lasciate aperte dalla Corte europea, per tutelare chi ha contribuito a sviluppare il turismo nel nostro Paese. Ma il testo non è blindato, siamo ancora in tempo per accogliere suggerimenti e rimanendo dentro le linee guida indicate da Lussemburgo».
CONFCOMMERCIO A introdurre Costa era stato Alberto Bertolotti, presidente regionale di Confcommercio e vicepresidente nazionale del Sindacato italiano balneari che, con un intervento particolarmente duro, ha messo il dito nella piaga. «Non siamo mosconai o chioschisti, come qualcuno ci ha definito - ha sottolineato - bensì imprenditori che hanno investito e dedicato tempo per formarsi. È arrivato il tempo della serietà e della concretezza e il Sib si auspica che il percorso legislativo non si fermi ribadendo piena collaborazione al ministro Costa e alla commissione. Non perdiamo questa opportunità».
Vito Fiori