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Demani marittimi, la Regione batte i pugni: "Gli incassi delle tasse devono restare nell'Isola"

Fonte: web SardegnaOggi.it
11 aprile 2017

 

Demani marittimi, la Regione batte i pugni: "Gli incassi delle tasse devono restare nell'Isola"
Confronto tra il presidente sardo Francesco Pigliaru e il ministro degli Affari Regionali, Enzo Costa. Sul gettito legato alle aree a ridosso del mare la richiesta netta: "Deve essere di nostra competenza, non di Roma".



CAGLIARI - "La Sardegna fa fronte a ingenti investimenti sul fronte della manutenzione e del ripristino ambientale e per questo è giusto che il gettito del demanio marittimo diventi di nostra competenza". A dirlo è il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell'incontro, nella sede della presidenza a Villa Devoto, con il Ministro degli Affari Regionali, Enrico Costa, con anche gli assessori regionali degli Enti locali, Cristiano Erriu, e degli Affari generali, Filippo Spanu. "Con il Ministro abbiamo parlato di molti argomenti di interesse regionale e tra questi, naturalmente, anche quello delle concessioni demaniali", spiega Pigliaru. "Abbiamo la responsabilità di mantenere le nostre ricchezze ambientali in condizioni di sostenibilità e a questo dobbiamo destinare risorse. È una questione che portiamo nel contesto più generale della finanza locale". Francesco Pigliaru fa poi riferimento al tema accantonamenti, sottolineando che, insieme al Ministero, "allargheremo il tavolo a Palazzo Chigi".

Il ministro evidenzia come il dialogo tra Governo e Regione Sardegna ci sia sempre stato, sottolineando la necessità di intensificarlo nell'ottica dello sviluppo del territorio sardo. "Alcuni temi saranno affrontati dal dipartimento per gli Affari Regionali – dice Enrico Costa –, mentre su altre questioni faremo da tramite verso altri Ministeri, come quelli della Salute e dell'Economia".

CONCESSIONI DEMANIALI - Il 14 luglio 2016 la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato illegittima la proroga automatica delle concessioni demaniali fino al 2020, in vigore nel nostro ordinamento, perché incompatibile con il diritto europeo. Anche per assicurare la continuità dell'attività balneare, il Parlamento, con un emendamento al Decreto legge Enti locali, ha comunque garantito la validità delle concessioni in essere fino all'effettivo riordino della materia. Il Governo sta valutando le modalità per il riconoscimento del valore di mercato dell'impresa e dei criteri di competenza e professionalità per la selezione delle imprese, l'adeguato periodo transitorio per le concessioni esistenti in attesa dell'applicazione delle nuove regole di assegnazione, i limiti minimi e massimi di durata delle concessioni ai quali dovranno attenersi le Regioni.

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