Rassegna Stampa

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Moby Prince: nuove verità dopo indagini commissione Senato

Fonte: web cagliaripad.it
10 aprile 2017

 

 


Ansa News


 

"Uno scenario della vicenda molto più grande e complesso, con elementi di verità diversi da quella giudiziaria che ci è stata consegnata dai tribunali". Il presidente della commissione d'inchiesta sul Moby Prince, Silvio Lai, fa il punto sui lavori a quasi due anni dall'istituzione in Senato.

Lo fa nel giorno del ricordo delle 140 vittime della tragedia del 10 aprile 1991, a 26 anni di distanza, nell'Aula del Consiglio regionale della Sardegna. Un dramma che da oggi Cagliari intende ricordare per sempre: di fronte al porto è stata infatti inaugurata la piazza "Vittime del Moby Prince". Tra i nuovi elementi di indagine, spiega l'esponente Dem, "i più importanti riguardano la condotta della Moby Prince, che tentò disperatamente di evitare l'impatto con la petroliera Agip Abruzzo, e del suo equipaggio che attivò corrette procedure per mettere in salvo i passeggeri".

Una ricostruzione, sottolinea, "significativamente diversa da quella ufficiale secondo la quale lo scontro sarebbe stato causato, almeno in parte, da una nave senza governo". La seconda parte del lavoro della commissione, annuncia Lai, "sarà concentrato sull'analisi di alcuni altri elementi come il luogo di provenienza della petroliera, le caratteristiche del carico che aveva a bordo e le motivazioni del suo smantellamento dopo la tragedia". Lo scopo è quello di "diradare il mistero che ancora avvolge la strage, senza accontentarsi di una verità basata sull'incidente e l'errore umano, dimenticando l'eroismo dell'equipaggio e degli stessi passeggeri". Tra i prossimi testimoni che potrebbero essere ascoltati dalla commissione c'è l'armatore presidente di Moby, Vincenzo Onorato. Dopo l'intervento di Lai è stato proiettato "Buonasera, Moby Prince", il documentario di Paolo Mastino del TGr Sardegna, che sviscera i 25 anni di incongruenze processuali. In Aula anche il presidente dell'Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince, Luchino Chessa. "Sono molto emozionato - dice - ogni volta che vedo le immagini del documentario sto male. Ma dopo un silenzio durato 20 anni in cui nessuno ha pensato a noi, qualcosa è cambiato, in particolare la sensibilità dimostrata dai politici e dai media".

La celebrazione di oggi è stata fortemente voluta dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau. "Il legame della Sardegna con questo terribile disastro è sempre molto forte - ricorda il numero uno dell'Assemblea isolana - era sardo il comandante del Moby Ugo Chessa, erano sardi molti dei passeggeri che hanno perso la vita quel giorno e sono sardi anche i figli del comandante Chessa, Angelo e Luchino, che da quel giorno continuano a lottare alla ricerca della verità e di giustizia. Anche oggi la Sardegna è in prima linea con il presidente della Commissione d'inchiesta, Silvio Lai, e con due dei componenti, i senatori Luciano Uras ed Emilio Floris". Prima di Ganau, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha ringraziato i familiari delle vittime e i senatori per il lavoro svolto in commissione, mentre l'assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, ha portato i saluti del governatore Francesco Pigliaru.