STAMPACE. La statua, scomparsa misteriosamente nel dopo guerra, restituita alla città
«È tornata a casa, finalmente». Dopo 70 anni, la statua di Santa Chiara è rientrata nella sua chiesa di Stampace, edificata di fianco all'antico monastero, oggi trasformato nel caratteristico mercato rionale. Sono stati i miliziani stampacini a rendere gli onori militari al simulacro, arrivato su un furgone all'interno di una teca a vetri. Visibilmente soddisfatto Giancarlo Luzzu, presidente della storica Società di Sant'Anna che da 232 anni custodisce la chiesa di Santa Chiara, vero regista occulto di quest'operazione che va a completare la restituzione alla città di questo autentico gioiello stampacino.
«Abbiamo voluto con tutte le nostre forze il ritorno della statua nella sua chiesa. Adesso dovrà cominciare la fase due, quella del suo restauro e della definitiva collocazione. All'appello manca ancora l'organo del '700: siamo pronti a rivolgerci al ministro Franceschini perché anche questo tassello torni al suo posto e la chiesa possa essere definitivamente riconsegnata alla città».
Assieme alle decine di cittadini e devoti, ad accogliere il simulacro anche la vice sindaca Luisa Anna Marras e l'assessore alla Cultura Paolo Frau. “Il rientro della statua di Santa Chiara nella sua chiesa – hanno sottolineato i rappresentanti dell'esecutivo cittadino – non solo restituisce alla città un'immagine sacra, ma rappresenta un ulteriore, importante elemento per valorizzare il quartiere di Stampace che si aggiunge alle azioni che sta portando avanti l'Amministrazione comunale”.
Alla sobria cerimonia di accoglienza anche il parroco di Sant'Anna, don Ottavio Utzeri, che ha presieduto un momento di preghiera seguito dalla benedizione del simulacro e l'aspersione con l'acqua benedetta. «A conferma dello stretto legame fra questa chiesa, la parrocchia e tutto il quartiere, abbiamo deciso di celebrare qui la benedizione delle palme, domenica prossima, inizio della Settimana santa e da qui far partire la solenne processione verso la parrocchiale per la Messa solenne delle 10». ( p.mat )