Rassegna Stampa

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Vai che ce n'è, Lyricon e Kasbah: raffica di no ai gazebo

Fonte: web Castedduonline.it
7 aprile 2017

 

Autore: Ennio Neri il 06/04/2017 13:13

 


Da Sant’Avendrace a San Benedetto passando per Stampace. Dagli uffici comunali una raffica di no in pochi giorni alle richieste di suolo pubblico gazebo e pedane. I nomi sono di locali noti in città. Un giro di vite sulle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico. E proprio nei giorni del braccio di ferro con la Regione sull’inquinamento acustico legato alla movida. Le ditte interessate hanno 2 mesi per opporsi. E se la situazione non verrà sistemata i gazebo dovranno sparire.

Il primo no degli uffici dell’assessorato alle Attività produttive è del 29 marzo scorso e riguarda la richiesta della ditta “Vai che ce n'e'” di 25 mq di suolo pubblico in viale Sant’Avendrace per la disposizione di una pedana e un gazebo per il locale “Vai che ce n’è di più”. Il rigetto è motivato dal fatto che “la struttura insiste su sede stradale”, risultando in contrasto con il Codice della strada e con l'articolo 7 del regolamento comunale” approvato il 30 marzo dell’anno scorso, che impone un via libera dell’ufficio Mobilità alle concessioni di suolo pubblico che insistono su strada. Via libera che per la ditta in questione non sarebbe mai arrivato. “Non sapevo nulla”, ammette Manuel Serra, titolare, “spero di non essere costretto a dover smontare il gazebo”.

Il 3 aprile scorso due no nello stesso giorno. Il primo sempre in viale Sant’Avendrace è per la ditta “La Vipera” al quale è sta rigettata la richiesta di 28 mq di suolo pubblico per la sistemazione di strutture amovibili per il locale La Vipera Caffè.

  Qui la motivazione è più complessa. Nelle carte si legge: “a seguito dell'avvenuta variazione della ragione sociale e della variazione del rappresentante legale, ha omesso di presentare al Suap le dovute comunicazioni di variazione, al fine dell'aggiornamento dell'intestazione del titolo abilitativo all'esercizio dell'atti­vità della somministrazione di alimenti e bevande e, a tutt'oggi, le suddette comunicazioni non risultano essere state presentate”.

E l’altro no è alla ditta Ef. Al. per la richiesta di 18 mq in via Santa Margherita per due pedane in legno del locale “La Kasbah di Bebbo”. Ecco il motivo: “Non è stata presentata alcuna Duaap (oggi denominata DUA), finalizzata al posizionamento di pedane nell'area oggetto nell'istanza di rinnovo, entro l'anno di rilascio della concessione di suolo pubblico”.

E l’ultimo è del 4 aprile alla ditta Ferru Davide per 40 mq in via Costa necessari alla predisposizione del gazebo del locale Lyricon. Anche qui il no è legato al fatto che il gazebo occupi la sede stradale. E senza le concessioni addio ai gazebo.