Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutti in Aula con lo skate: «Ora vogliamo un altro parco»

Fonte: L'Unione Sarda
5 aprile 2017

Mozione in Consiglio dopo la demolizione dell'impianto di via Rockefeller

 

 

Il più piccolo è alto un soldo di cacio, tiene il berretto rosso in testa e la tavola a portata di salto. Uno skater in miniatura tra i tanti che ieri si sono ritrovati sotto i portici del Municipio di via Roma per chiedere sostegno della mozione di cui si discuteva nell'aula del Consiglio comunale. In poco più di un'ora il documento ha raccolto centinaia di firme: una petizione con la quale si chiede all'amministrazione un impianto idoneo alla pratica di uno sport che pur essendo inserito tra quelli minori viene praticato da moltissimi appassionati. A introdurre l'argomento sono stati i consiglieri comunali dei Riformatori sardi Giorgio Angius e Raffaele Onnis con un quesito indirizzato al sindaco Massimo Zedda e agli assessori competenti.
BOTTA E RISPOSTA La vicenda ha origine in via Rockefeller dove dieci giorni fa è stato demolito il vecchio skate- park, da sempre fuori norma. «Lo scopo di questa mozione è quello di avere una prospettiva temporale. Un impegno da parte del sindaco che possa dettare tempi certi per l'individuazione di un professionista che realizzi l'opera», ha detto Angius. «L'impianto di via Rockefeller era pericoloso. Per realizzarne uno nuovo è necessario seguire i tempi imposti dalla legge e aggiudicare i lavori attraverso bandi pubblici - ha precisato il sindaco -. Un contributo potrebbe essere quello di fornirci un progetto già realizzato da un'altra amministrazione con la quale il Comune potrebbe interloquire e accelerare così l'iter necessario per completare l'opera».
RINCARI AL CATASTO Ben presto l'amministrazione potrebbe dover fare i conti con gli aumenti previsti dalla riforma del catasto. Della vicenda si è occupato il deputato del Movimento Cinque Stelle Andrea Vallascas con un'interrogazione al ministro dell'Economia in cui si chiedono chiarimenti per quella che, assicura il pentastellato, sarebbe una vera stangata. «C'è il rischio che la riforma, che dovrebbe essere portata a termine tra il 2018 e il 2019, possa causare nuovi oneri su un bene che negli ultimi cinque anni è stato sottoposto a una molteplicità di tasse e balzelli». Insiste Vallascas: «Risulterebbero rincari elevatissimi. Ad esempio, per immobili di 90 metri quadri (5 vani), con il nuovo valore catastale a Cagliari si registrerebbe un incremento del 182 per cento».
Mariella Careddu