Rassegna Stampa

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Cagliari, ecco il teatro del quartiere Is Mirrionis: inaugurazione il 22 aprile

Fonte: web sardiniapost.it
4 aprile 2017

Cagliari, ecco il teatro del quartiere Is Mirrionis: inaugurazione il 22 aprile


Il quartiere di Is Mirrionis, Cagliari, ha il suo teatro. Il Ts’E, Teatro Sant’Eusebio, sarà inaugurato sabato 22 aprile con l’avvio della rassegna primaverile del Teatro del Segno, fondato da Stefano Ledda: 11 appuntamenti, fino a maggio tra prosa e musica e clownerie. L’artefice è l’attore e regista cagliaritano, che vive in questo rione dove è nato e cresciuto: l’idea di Ledda è stata condivisa dal parroco della chiesa di Sant’Eusebio, in via Quintino Sella, don Ferdinando Caschili, che ha aperto le porte alla compagnia e ha messo a disposizione una grande sala dove allestire un palcoscenico e una platea per ora da 99 posti. In questi giorni la compagnia teatrale è impegnata ad allestire lo spazio, ma anche a spennellare i muri, levigare i pavimenti, inchiodare assi assieme ad alcuni operai.

“È un sogno che coltivo da tempo – afferma Ledda, che si è formato con i grandi nomi del teatro italiano ed europeo creare nel mio quartiere uno spazio aperto a spettacoli e concerti, mostre e laboratori, crocevia e punto d’incontro tra attori, danzatori, musicisti, scrittori e performer e gli abitanti del rione e del capoluogo dell’Isola. Un presidio culturale aperto a realtà teatrali e culturali e associazioni che operano a Is Mirrionis”. Il nuovo palcoscenico per il rione e per la città è il punto di arrivo ma anche di partenza del progetto che da anni Ledda porta avanti, “‘Teatro Senza Quartiere – per un quartiere senza teatro”. Per cinque anni il Teatro del Segno potrà programmare le proprie iniziative e questo spazio sarà inoltre la sede del progetto ‘Rovinarsi è un gioco’ pensato per prevenire e fronteggiare la dipendenza da gioco d’azzardo in particolare tra i giovani. “Abbiamo conquistato passo dopo passo uno spazio importante in un quartiere che si sta lasciando alle spalle una fama terrificante – prosegue Ledda – quasi una piccola città con i suoi 13 mila abitanti, tante ombre, ma ancora più spiragli di luce, segnali di ripresa e tanta umanità. Sta cambiando volto e il cambiamento avviene anche attraverso gesti semplici, come aprire un teatro, luogo di incontro e riflessione e che svolge una funzione sociale e culturale fondamentale.