Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pulite le acque della laguna, riprende la raccolta di cozze

Fonte: L'Unione Sarda
22 maggio 2009

Santa Gilla. Per la Asl nessuna traccia di inquinamento



Ordinanza su Santa Gilla: dopo i risultati positivi della Asl, il sindaco ha autorizzato la ripresa della raccolta dei mitili.
Il sindaco libera Santa Gilla. Dopo l'ordinanza d'inizio di aprile con cui si imponeva lo stop alla raccolta e alla vendita di cozze e arselle (le analisi avevano evidenziato valori eccessivi di coliformi), adesso sui tavoli del Consorzio ittico e delle altre due cooperative “lo Squalo” e “Mare d'Amare” che lavorano all'interno della laguna è arrivata la nuova disposizione firmata da Emilio Floris. La pesca di mitili e molluschi può riprendere immediatamente, così la commercializzazione del prodotto. Assolutamente negativi i risultati dei prelievi fatti dai tecnici della Asl sulle acque e in particolare nei dodici punti distribuiti sull'intero stagno. Dalla zona della traversa lavoriero (l'impianto di cattura) fin oltre il ponte della Scafa. Non solo, nessuna criticità è stata riscontrata dal Servizio veterinario sui frutti di mare. I cagliaritani e più in generale i buongustai sardi potranno di nuovo assaporare le cozze di Santa Gilla e i produttori di mitili avranno la possibilità di vendere la loro merce uscendo così da una lunga crisi provocata anche dall'emergenza epatite virale che a Cagliari aveva costretto in ospedale ben venti persone. E altre sei nel nord Sardegna. Una vera epidemia che pur non avendo diretta relazione con Santa Gilla (le indagini della Asl non avevano in effetti scoperto i responsabili della vendita di cozze infettate dal virus dell'epatite A) aveva avuto sulla laguna riflessi negativi.
I COMMENTI «Finalmente possiamo riprendere a lavorare, dopo il via libera di Asl e del sindaco Floris, abbiamo fatto fare ulteriori analisi nei laboratori di San Gavino con cui siano convenzionati da tempo. Ebbene, anche queste hanno dato esiti negativi confermando la pulizia delle acque di Santa Gilla», spiega il presidente del Consorzio ittico, Pino Deplano. «L'autorizzazione a riprendere la raccolta e la vendita in effetti è stata emanata lunedì scorso, anche se il fax noi l'abbiamo ricevuto mercoledì mattina. Ripeto, i parametri chimici e microbiologici sono normali, ben entro i limiti di legge».
Per Franco Masala, responsabile de “Lo Squalo”, la coop che gestisce una parte degli allevamenti di cozze tra il ponte della Scafa e l'ingresso del canale spalmatore della laguna e condivide quest'area con l'altra coop “Mare d'Amare”, «Santa Gilla resta una delle zone più pulite. Non va dimenticato che queste sono classificate come acque di tipo A, vale a dire che le cozze in esse allevate possono essere consumate senza necessariamente passare per gli stabulari. È vero, qualche volta accade il fattaccio e allora all'interno dello stagno finisce qualche scarico di troppo, ma sono episodi isolati. E poi la laguna è super monitorata, la presenza dei tecnici della Asl è costante e i prelievi vengono effettuati frequentemente proprio per la presenza dei nostri allevamenti e per l'attività di raccolta di molluschi e della pesca». (a. pi.)

22/05/2009