Rassegna Stampa

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Movida, Riformatori a Zedda: "Non firmare l'ordinanza", invito a violare la legge

Fonte: web cagliaripad.it
3 aprile 2017

 

 


Emanuele Concas


 

"Zedda non firmi l'ordinanza sugli orari di chiusura dei locali”. E’ la richiesta del Coordinatore dei Riformatori Alessandro Palomba e dei Consiglieri Comunali di Cagliari Giorgio Angius e Raffaele Onnis. In sostanza un invito al Sindaco a violare le prescrizioni della Regione Sardegna sulle prescrizioni di legge sull’inquinamento acustico.

 

“Cagliari non è Las Vegas – dicono i Riformatori - e nessuno pretende di farla diventare come la città del Nevada, ma se parliamo di Cagliari città turistica non possiamo permettere che gli sforzi fatti in questi ultimi anni in tale direzione vengano vanificati. Non possiamo far finta di nulla su quello che è un servizio non solo offerto ai turisti ma anche agli stessi cittadini, senza considerare la grande opportunità occupazionale data ai tanti cagliaritani (più o meno giovani) che lavorano nel settore, sia come imprenditori che come dipendenti. È necessario trovare un accordo che soddisfi il legittimo benessere dei cittadini residenti e gli interessi della città dal punto di vista sociale, turistico e occupazionale”, dicono i Riformatori.

 

“L'assessore Cillocu –prosegue la nota dei Riformatori - afferma che la decisione del Tavolo Tecnico si basa su dati Arpas 2014 e che oggi le cose sono cambiate, tra le altre cose non tutto il quartiere Marina è classificato allo stesso modo. La decisione è stata presa unilateralmente dai funzionari del Tavolo Tecnico, la successiva partecipazione degli Organi Politici non ha portato a nessuna soluzione in senso opposto”. Ma ci sono i residenti che hanno diritto alla salute.

 

“Come Riformatori – concudono - chiediamo l'immediata riapertura del confronto, attorno al tavolo non si siedano solo i tecnici ma anche i politici, il Comitato dei Residenti e le associazioni dei commercianti e dei ristoratori. Non si possono prendere le giuste decisioni senza il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati". E i soggetti interessati sono in primis i cittadini che hanno diritto, secondo quanto stabilito dalla legge, al riposo notturno.

 

Il Comitato ‘Rumonre no Grazie’ dice: “Esasperati dai rumori notturni, “impossibilitati a riposare, immobili e case invendibili” sono alla base dell’iniziativa del “Comitato” perché “vi è la mancata adozione da parte del Comune dei Piani di Risanamento Acustico di Bonaria, Cep, Genneruxi, Is Mirrionis, Pirri, Quartiere Europeo, Santa Gilla. Quartieri che versano in grave stato di criticità acustica come documentano i rilevamenti fonometrici in fascia oraria notturna del dicembre del 2015, contenuti in specifica Carta tematica costitutiva del nuovo Piano Acustico Comunale entrato in vigore nel mese di maggio 2016”.