Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Palazzo Accardo in svendita»

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2017

COMUNE. La replica della vicesindaca Marras: «L'ultima parola spetta al Consiglio»

 

Contestato uno scarto di 2,5 milioni rispetto alla base d'asta

 

Una differenza di due milioni e mezzo di euro tra il prezzo stimato dagli uffici comunali e il valore di mercato per un edificio storico nel cuore della città. Questo in base all'ipotesi formulata durante il question time che ha preceduto il Consiglio comunale di martedì sera.
L'IMMOBILE Al centro del contendere lo storico Palazzo Accardo, all'angolo tra largo Carlo Felice e via Crispi. L'edificio rientra nel piano delle alienazioni approvato dalla Giunta Zedda il 29 aprile dello scorso anno e del quale fanno parte anche «un compendio immobiliare a Nora e un palazzo residenziale in via Loria a Roma».
Martedì, tuttavia, il dibattito si è limitato alla stima ufficiale dell'edificio messa a confronto con quella proposta dal consigliere di minoranza del Gruppo Misto Alessandro Sorgia che ha presentato un'interrogazione alla quale ha replicato l'assessora alle Politiche della Casa e Mobilità e vicesindaca Luisanna Marras.
CONTI IN TASCA Il punto è presto detto, in base ai calcoli dell'ex azzurro il palazzo su tre piani nel quale trovano spazio anche alcune attività commerciali avrebbe un valore di poco più di cinque milioni di euro. «E mi sono limitato a fare i calcoli sulla base di un valore commerciale e non di pregio come dovrebbe essere per il Palazzo in questione». «La struttura si compone di due attività, il caffè Svizzero e il negozio Signorello, sette appartamenti, un attico e un soppalco», spiega Sorgia. Nel dettaglio: 961 metri quadrati di abitazioni divisi nei tre piani, oltre a un attico di poco meno di 50 metri quadrati, un soppalco di 65 metri quadrati, 142 metri quadrati di superficie sono occupati dal Caffè Svizzero e altri 112.5 dal negozio Signorello. Ecco, calcolatrice alla mano e facendo riferimento alle tabelle pubblicate dalla Camera di Commercio ormai dieci anni fa, il valore totale dell'immobile sarebbe di «5 milioni e 23 mila euro». La questione è stata sottoposta alla vicesindaca che, dopo aver illustrato l'iter seguito dalla pratica (e non ancora concluso), ha invitato ad aspettare perché «sarà il Consiglio a esprimersi quando il Piano tornerà in Aula con il prossimo bilancio di previsione».
LA LISTA Tra i beni di cui il Comune intende disfarsi c'è anche il palazzo di via Mercato Vecchio all'angolo con via Baylle (per 617 mila euro) e i locali dell'ex sede della Circoscrizione, in via San Giovanni: la base d'asta per il primo è di 166 mila euro e per il secondo di 141 mila. E poi, uno stabile in via Alghero, un piccolo locale commerciale che il Comune spera di vendere per 250 mila euro e l'ex sede dell'Ufficio relazioni con il pubblico in viale Sant'Avendrace «che varrebbe 155 mila euro», scrive ancora Sorgia nel documento discusso prima che si aprisse il dibattito con l'assessore regionale alla Sanità Luigi Arru.
SANITÀ L'esponente della Giunta Pigliaru ha chiuso il suo intervento intorno alle 23 rispondendo ai quesiti di un Consiglio che ha chiesto che nell'attuazione della riforma vengano mantenuti gli impegni e si evitino tagli nell'offerta assistenziale ai cittadini. ( m. c. )