Autore: Ennio Neri il 22/03/2017 18:05
Nulla da fare. Proprio come i baretti, la Paillote per poter risorgere doveva essere prima demolita. L’ha chiarito l’assessora comunale all’Urbanistica Francesca Ghirra, rispondendo in aula all’interrogazione del consigliere Stefano Schirru, capogruppo Fi. Il forzista ha chiesto alla giunta lumi sul locale e stabilimento cagliaritano, demolito l’altro giorno dopo 16 anni di attività. “Il locale ha riqualificato un’area degradata”, ha dichiarato Schirru, “io non credo che l’unica soluzione fosse la demolizione e mi stupisce che la giunta non si sia adoperata per risolvere la questione”.
“Per noi è un dispiacere quando attività chiudono”, ha risposto la Ghirra, “ma dura lex sed lex. È stato un atto amministrativo i gestori ben sapevano che le strutture non avevano alcun titolo per stare là. La demolizione l’hanno fatta i gestori. Per poter tornare a lavorare, dovevano buttare giù e ricostruire le strutture come consente la normativa vigente. Daremo supporto affinché la Paillote possa risorgere e son sicuro che si riuscirà a mettere su un nuovo locale stavolta rispettoso della legge”. La Ghirra ha poi ricordato gli investimenti nell’area come la riqualificazione della strada di Calamosca e gli scavi archeologici al tempio di Astarte sulla Sella del Diavolo.