Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Venti di burrasca sul porto Clp verso il fallimento, settanta posti di lavoro sono a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
15 marzo 2017

VIA ROMA.

Il commissario dell'Autorità: «Massimo impegno per trovare una soluzione»

Venti di burrasca sul porto Clp verso il fallimento, settanta posti di lavoro sono a rischio

«C'è la massima attenzione sulla delicatissima situazione della Compagnia lavoratori portuali. Stiamo cercando di evitare la chiusura della società ma soprattutto siamo molto attenti a tutelare la parte più debole di questa vicenda: i dipendenti». Roberto Isidori, commissario dell'Autorità portuale, ieri mattina ha incontrato i sindacati della Compagnia lavoratori portuali (Clp) all'indomani della lettera del presidente dell'azienda. Nel documento Ubaldo Onnis ha comunicato «la gravissima situazione finanziaria della Compagnia» e l'interruzione «dell'attività e dei servizi dal 31 marzo». Oggi nuovo vertice: questa volta attorno al tavolo, insieme ad Autorità portuale e sindacati, ci saranno anche la Compagnia lavoratori del porto e Cict.
L'IMPEGNO Isidori, dopo la riunione di ieri, ha chiesto a tutte le parti in causa di «avere un po' di buonsenso». Anche se ha ammesso la complessità della situazione: «Da anni c'è un contenzioso tra Clp e la principale azienda che lavoro nel porto di Cagliari, la Cict. La vicenda, per un contenzioso importante, è finita in Tribunale e si attende una sentenza definitiva». Due le strade percorribili: «Cercheremo», ha aggiunto il commissario dell'Autorità portuale, «di evitare la chiusura di Clp. Altrimenti i lavoratori verranno assorbiti in un'altra azienda che possa svolgere i servizi nell'area portuale a disposizione delle imprese. Una cosa è certa: il porto sta lavorando bene e offre occupazione e liquidità». Ne caso in cui Clp dovesse chiudere c'è il rischio che le attività nei porti commerciale e industriale possano subire rallentamenti. «Siamo certi», ha concluso Isidori, «di poter arrivare a una soluzione positiva nell'interesse soprattutto dei lavoratori».
LO STIPENDIO Nell'incontro di ieri, l'Autorità portuale ha preso l'impegno di arrivare a una soluzione positiva per il pagamento degli stipendi di febbraio. «La priorità», ha spiegato William Zonca della Uil, «è garantire stabilità economica per i dipendenti della Clp. Se la Compagnia lavoratori portuali dovesse chiudere è stato ipotizzato un percorso alternativo con la creazione di un'agenzia del lavoro che assorba tutti i dipendenti. Chiediamo che, in questo caso, l'Autorità portuale faccia parte dell'agenzia, almeno in una prima fase: una garanzia per tutti». Roberta Massoni del Sindacato unitario (Sul) ha sottolineato l'importanza «dell'impegno preso dall'Autorità portuale perché si arrivi al pagamento dello stipendio dei lavoratori entro la settimana. Vigileremo. Speriamo inoltre in una soluzione definitiva sull'intera vicenda». Oggi, in due distinti incontri, Autorità portuale, sindacati, Cict e Clp parleranno ancora di stipendi e del futuro della Compagnia lavoratori portuali con le inevitabili ricadute anche sull'attività e sui servizi nelle banchine di via Roma e in quelle del Porto Canale.
IL CONTENZIOSO Il presidente di Clp Ubaldo Onnis nella sua comunicazione all'Autorità portuale è stato chiaro: «I numerosi tentativi di trovare un accordo non sono serviti. Salvo l'auspicato ma improbabile caso che la Cict ponga fine al contenzioso la Compagnia cesserà ogni attività alla fine del mese». Due mesi fa i dipendenti della Compagnia si erano ritrovati davanti alla sede dell'Autorità portuale per una manifestazione di protesta per i ritardi negli stipendi e nel pagamento della tredicesima. Tutta colpa, secondo quanto riferito dai vertici di Clp, di una situazione debitoria pesante dovuta a un contenzioso con la Cict per il presunto «mancato pagamento delle maggiorazioni di turno previste dal contratto per le prime duemila ore di avviamenti mensili riferiti agli anni dal 2009 al 2016». Una partita finita al centro di una disputa giudiziaria.
Matteo Vercelli