Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poche donne nelle amministrazioni comunali

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2009

Solo 219 rappresentanti elette nei consigli e nelle giunte di 71 centri del Cagliaritano



Le donne sono una risorsa importante per le pubbliche amministrazioni, ma oggi sono ancora troppo poche quelle che ricoprono il ruolo di sindaco, assessore o consigliere all'interno degli enti locali. Le amministratrici sono 219 nei 71 Comuni della provincia di Cagliari, significa tre per ciascun paese: un numero troppo basso secondo le stime dalla commissione Pari opportunità della Provincia e dell'Anci (associazione dei Comuni), che per riportare al centro del dibattito il tema dell'uguaglianza lanciano la prima “Assemblea delle donne elette e nominate e dei sindaci della provincia”. Durante l'incontro, in programma sabato alle 9,30 all'hotel Mediterraneo, sarà firmato da commissione Pari opportunità della Provincia, Anci Sardegna e Unione delle province sarde un protocollo d'intesa con il quale i tre soggetti s'impegnano a favorire la presenza femminile nelle amministrazioni.
I NUMERI Nel panorama dei Comuni della provincia, sono soltanto tre le prime cittadine, mentre le “vice” sono sei. Decisamente più alto il numero di donne che ricoprono il ruolo di consigliere: 153. Sono invece 56 gli assessori donna. Per quanto riguarda la Provincia, invece, soltanto due sono state elette nel Consiglio, mentre quattro guidano un assessorato. Troppo esiguo anche il numero dei ruoli dirigenziali ricoperti, come ha evidenziato la presidente della Commissione provinciale Pari opportunità, Rita Corda che ieri ha presentato l'iniziativa portata avanti assieme al direttore dell'Anci Umberto Oppus. «Attraverso la Commissione pari opportunità la Provincia sta facendo uno sforzo affinché s'introduca nelle pubbliche amministrazioni la politica di genere», spiega Rita Corda, «in modo da portare il punto di vista delle donne in ogni azione di governo. Tutti i sindaci dovrebbero adottare questo principio».
L'INIZIATIVA E proprio i sindaci saranno i protagonisti del dibattito di sabato che verterà sul tema “Le politiche di genere nella pubblica amministrazione”: gli enti locali sono infatti considerati i centri sui quali sviluppare gli interventi per combattere la disparità tra uomini e donne in tutti i settori, compreso quello lavorativo in modo da raggiungere l'obiettivo fissato dall'Unione europea (60% di occupazione femminile entro il 2010). Su questi obiettivi punta il protocollo che sarà sottoscritto sabato durante la riunione dell'assemblea composta, oltre che da sindaci, assessori e consiglieri, anche dalle donne che hanno un ruolo negli organismi di parità come commissioni, consulte, comitati.
NICOLA PERROTTI

19/05/2009