Il Comune: mai fatta pagare

Sulla tassa dei rifiuti il Comune non dovrà restituire l'Iva: nessuna speranza di rimborso per i cagliaritani. La Corte di Cassazione ha stabilito che i Comuni che hanno fatto pagare il servizio di igiene urbana in regime di Tia devono restituire ai contribuenti l'Iva versata e non dovuta. Il problema non riguarda però Cagliari e da palazzo Bacaredda precisano: «Le tasse sui rifiuti a Cagliari non sono soggette a Iva». L'ufficio “Tassa rifiuti” del Municipio rende noto anche che «l'amministrazione cittadina opera e ha operato in regime di tassa e non di Tia, la Tariffa di igiene ambientale».
La precisazione non riguarda solo l'ultima fase del sistema di pagamento per la raccolta dei rifiuti: «Non è mai stata applicata l'Iva nella riscossione della Tarsu, della Tares e della Tari. Pertanto non sussistono i presupposti per l'applicazione della sentenza della Corte di Cassazione con la quale si prevede il rimborso dell'Iva applicata sulla Tia». Nei vari cambi di sigle e sistemi il Comune non è passato alla Tia: «Quando siamo arrivati nel 2011 c'era la Tarsu, poi c'è stata la Tares prima di arrivare alla Tari», spiega Fabrizio Marcello, consigliere comunale Pd, «non siamo mai andati in regime di Tia perché ci siamo subito adeguati alla nuova legislazione: non abbiamo mai applicato l'Iva sulla tassa per i rifiuti». Per il servizio di igiene urbana il Comune raccoglie dai cittadini 48 milioni di euro: «Se non ci fossimo adeguati in tempo, come è capitato ad altre amministrazioni - conclude Marcello - ne avremmo dovuto restituire 5».

M. Z.