Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cagliari, lettera alla ministra Valeria Fedeli: "Venga a vedere il nostro liceo Foiso Fois"

Fonte: La Nuova Sardegna
6 marzo 2017

Cagliari, lettera alla ministra Valeria Fedeli: "Venga a vedere il nostro liceo Foiso Fois"
L'appello degli studenti in occasione della visita della responsabile della Pubblica istruzione italiana perché affronti il tema della condizione di una scuola in difficoltà ma molto apprezzata dai ragazzi

CAGLIARI. «Caro ministro, venga a farci una visita per vedere com'è il nostro Liceo Artistico. Magari per progettare insieme un futuro migliore visto che il Foiso Fois ora è diviso in tre parti, anomalia nazionale». È l'appello lanciato dalla scuola di via Sant'Eusebio (ma anche di via Bixio e di via Cabras) alla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli in occasione della visita in Sardegna prevista per lunedì 5 marzo 2017 a Cagliari e Ghilarza.
«Chiediamo di vincolare il Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois - si legge nella lettera-invito firmata da Mimmo Di Caterino, Funzione strumentale orientamento Liceo Artistico e Musicale di Cagliari- con la sua domanda di formazione artistica, al cuore pulsante storico della città di Cagliari, come avviene in tutte le altre realtà Italiane ed europee. Necessario vincolare il Liceo Artistico e Musicale alla città di Cagliari, senza il quale si svuota di senso l'idea di ricerca artistica contemporanea, che muove tutte le culture metropolitane locali di questo secolo».
La questione Fois è già all'attenzione del Ministero della Cultura. Nonostante il grande disagio storico, il trend delle iscrizioni in crescita permanente è confermato (in controtendenza rispetto a quanto avviene nel resto dell'isola ed in Italia): quasi novecento studenti iscritti.
La lettera ricorda le proteste degli studenti, scesi in piazza in più occasioni. «Ci sembra urgente e fondamentale - questa la conclusione del sos - chiarire progetti e ragionamenti sul futuro dell'istruzione artistica e musicale a Cagliari e nell'isola. L'istruzione

artistica e musicale è un diritto della comunità, istruirsi vuole dire muoversi in autonomia, rappresentarsi una esistenza gratificante calibrata sulla valorizzazione delle proprie potenzialità Senza istruzione ed autonomia culturale ed artistica non può esserci lavoro, ma soltanto servitù»