Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Negli uffici dello Stato civile 151 anni di storia della città

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2017

«Anche Cagliari segue l'andamento che si caratterizza con sempre maggiore intensità nel mondo occidentale di optare per l'attribuzione di nomi che seguono la tendenza del momento», osserva l'assessore Danilo Fadda. Fra le sue deleghe c'è anche quella ai Servizi demografici, elettorali e cimiteriali: «Questo fenomeno sta determinando una flessione nella frequenza di utilizzo di nomi dell'onomastica più classica, legata a storia e tradizioni familiari e locali. Un tratto che si rileva anche nei centri dell'interno nell'Isola. È un chiaro segno dell'evoluzione dei tempi e delle modificazioni nelle dinamiche della società».

Quelle dinamiche si registrano nelle stanze dove si incontrano nati e morti, al secondo piano del palazzo comunale di via Sonnino. Si conservano qua, sotto la responsabilità della dirigente Serenella Piras, i registri su cui, da 151 anni, vengono annotati uno per uno i nomi di quelli che vengono al mondo e di quelli che se ne vanno. Un archivio enorme, diviso in più stanze: in una, negli armadi a comparti scorrevoli, azionati tramite una rotella simile a un timone, ci sono i registri dal 1866 al 1919, enormi, compilati con grafie eleganti e svolazzante, rilegati in blu o celeste quelli per le nascite, in rosso-marrone per le morti, in verde quelli dei matrimoni. Altri decenni si trovano in una stanza dove l'armadio è invece rotante: il funzionario Salvatore Manca (uno per cui, parole sue, «stare fra questi registri è molto più interessante che lavorare in altri uffici: ogni pratica è una vita, una storia, quasi un romanzo») preme un pulsante e nella finestra dello scaffale appare un nuovo strato di registri. Quelli dal 1967 a oggi sono in un'altra stanza, più facilmente accessibili perché di frequente consultazione. (m. n.)