Parco degli Anelli: un anno e Sant'Elia cambierà volto
Autore: Ennio Neri il 25/02/2017 08:43
Via le macerie e la spazzatura ed ecco un parco. I lavori sono già partiti e tempo un anno ecco il primo tassello del nuovo polmone verde di 22 ettari cittadino: dotato di area pic nic, alberi, fiori, percorsi ciclopedonali e anche un prato-spiaggia e piattaforme sul mare. È il parco pensato da Joao Ferreira Nunes, portoghese, architetto del paesaggio, che ha avuto il compito di rimettere mano a tutta l’area di collegamento tra il rione e lo stadio, per presentare il quartiere alla città e ai turisti con una nuova veste. È il parco degli Anelli che prende il nome dalla lottizzazione degli “Anelli”, le abitazioni a schiera di via Schiavazzi e via Utzeri.
Il nuovo grande giardino di Sant’Elia, che si estenderà tra il parcheggio Cuore dello stadio e il porticciolo rionale della piccola pesca, sarà importante oltre che per il quartiere, per la cucitura tra borgata, lungomare e porticciolo pesca, attraverso le aree verdi e i sentieri, anche per la città: per il collegamento tra promontorio, il borgo e lo stadio. Farà il paio col nuovo stadio che il Cagliari realizzerà entro il 2020 e abbraccerà anche l’Arena concerti e avrà un’area pic nic, spazi sportivi, un piccolo anfiteatro e un prato-spiaggia.
Ma il fiore all’occhiello sarà la passeggiata lungomare arredata con piattaforme galleggianti, passerelle o pontili nei quali si prevede di inserire piscine di acqua dolce o salata di dimensioni variabili.
Nei piani del progettista queste strutture accoglieranno, esposizioni temporanee o permanenti di opere d'arte, scultoree e non, fluttuanti o meno, a tema marino, per creare un percorso artistico unico, che contribuirá a dare un valore aggiunto al waterfront cagliaritano e al quartiere di Sant'Elia.
Serviranno 11 milioni per la realizzazione complessiva del piano, ma il cantiere per la realizzazione del primo lotto (il tassello tra il Lazzaretto e l’attuale porticciolo della piccola pesca) è già partito: “stiamo verificando la presenza di ordigni bellici nel terreno”, spiega l’assessore al Verde pubblico Paolo Frau, “e si tratta di una procedura complicata, ma presto i lavori ripartiranno. Contiamo di chiudere nel giro di un anno”. Le macerie e gli inerti sono già un ricordo, spazio ora alla terra di coltivazione e presto arbusti e alberi. Verrà valorizzato un vecchio rifugio e ci saranno poi un prato spiaggia, alberi, sentieri e aree relax e per la sosta. E nuovi filari di alberi.
Percorsi e sentieri. Il percorso (illuminato e ciclopedonale) più importante è quello che porta dal Lazzaretto al canale dalla Palma (470 metri). Poi ce ne sono altri due: uno attraversa tutto il parco e arriva all’itinerario ciclopedonale e l’altro collega l’area verde e via Utzeri al porticciolo della piccola pesca
Ci sono poi una zona attrezzata per le manifestazioni di quartiere: una accanto alla rotatoria di via Utzeri e una piattaforma in legno per le attività culturali del Lazzaretto.