Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quelle transenne da eliminare Marras: inaccettabili. Chessa: i progetti ci sono, i soldi no

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2017

Crolli di detriti, costoni pericolanti: in tanti punti passaggio vietato per auto e pedoni Quelle transenne da eliminare Marras: inaccettabili. Chessa: i progetti ci sono, i soldi no 

«Sono io la prima a dirlo: queste cose sono inaccettabili». Luisa Anna Marras non è solo la vice sindaca, è anche una cittadina come tutti gli altri. E anche lei rimane sconcertata da tutte quelle transenne che sembrano ormai parte integrante del panorama urbano: viale Buoncammino, via dei Genovesi, via De Magristris, via Garzia, via Vittorio Veneto ospitano recinzioni da talmente tanto tempo che, in alcuni casi, si vedono i segni lasciati dalla ruggine.
LA SITUAZIONE Problemi strutturali in una città come Cagliari, edificata su un territorio tutt'altro che pianeggiante e, per di più, spesso friabile. «Dobbiamo fare i conti con questa realtà», dice Marras. Ma non è lecito rassegnarsi: i residenti si lamentano. «E hanno ragione». E, forse, in alcuni casi, la soluzione dei loro problemi è relativamente vicina.
GLI INTERVENTI In particolare, la situazione potrebbe sbloccarsi presto in via Garzia. Intanto sono stati risolti tutti quei ritardi che solo la burocrazia italiana è in grado di creare. «Prima di intervenire», riprende Marras, «dovevamo capire a chi appartengono i terreni dove si sono registrati i cedimenti. Abbiamo stabilito che sono di due privati e, dunque, abbiamo chiesto loro di fare quello che serve». Ma anche il Comune interverrà. «Il progetto è già pronto: sistemeremo un muretto che blocchi le pietre». E via Garzia sarà liberata da tutte quelle orribili transenne.
GLI ALTRI CASI Più problematici gli interventi in altre zone: in via Vittorio Veneto, per esempio, c'è da mettere in sicurezza un costone. Servono molti soldi che, alla luce dei tagli dello Stato agli enti locali, non ci sono. Come recuperarli? Tra le pieghe del bilancio (che dovrebbe essere approvato entro il mese prossimo) si dovranno trovare i fondi necessari. Togliendoli, eventualmente, ad altri interventi.
I SOLDI È sempre una questione di vil denaro, purtroppo. «E pensare», interviene l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa, «che quando ero all'opposizione ero in prima linea in questa battaglia. Tante volte ho definito Cagliari la “capitale delle transenne”. Adesso che alcune situazioni dipendono da me, vorrei risolverle velocemente ma non è facilissimo». Chessa attende con ansia l'approvazione del nuovo bilancio. «Adesso non ci sono più soldi. Quei pochi disponibili servono a gestire le emergenze. Faccio un esempio: quando i lavori al bastione erano quasi conclusi c'è stata quella bufera che ha provocato cadute di detriti dalla torretta. Ovviamente, avendo come obiettivo l'apertura della terrazza in tempi brevi, siamo stati costretti a utilizzare fondi per risolvere questo problema».
IL FUTURO E le transenne sono rimaste al loro posto. Per quanto? «Dobbiamo», riprende Chessa, «farle sparire il più presto possibile. Sta arrivando l'estate, non possiamo dare ai turisti l'immagine di una città bombardata». La road map sembra essere stata tracciata: si interverrà, in tempi relativamente brevi, in tutte quelle situazioni nelle quali non servono eccessivi esborsi finanziari (e che, particolare tutt'altro che irrilevante, rientrano negli itinerari turistici). «Per mettere in sicurezza viale Buoncammino o via dei Genovesi», chiarisce Chessa, «non è necessario investire cifre particolarmente alte. Nel mio cassetto i progetti sono già pronti. Ma, appunto, in questo momento, servono gli stanziamenti. E, che ci piaccia o no, dobbiamo aspettare l'approvazione del bilancio per averli a disposizione».
Marcello Cocco

Sono la prima a dire che
è intollerabile
la presenza
di tutti quegli
sbarramenti
Non ci sono più
fondi per i lavori:
ora aspettiamo
il bilancio