Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La seconda vita del quartiere

Fonte: L'Unione Sarda
22 febbraio 2017

SANT'AVENDRACE. A disposizione i 18 milioni stanziati dal Governo e gli 8,5 dei privati

 

In arrivo parchi, piazze, campi sportivi e alloggi economici 

 

Né carne né pesce. Nel senso che Sant'Avendrace non è né periferia, perché è vicino al centro, né centro, perché è una porta d'accesso alla città con enormi spazi inutilizzati e degradati, tipici dei rioni ai margini. In ogni senso, peraltro. I numeri dell'Anagrafe scattano una fotografia del suo essere fuori dai canoni: il quartiere di Sant'Avendrace ha una densità di popolazione di 150 abitanti per chilometro quadrato. La media del vicinissimo quartiere di Is Mirrionis, tanto per capirsi, si aggira sui 7.200 abitanti.
IL PROGETTO Cagliari ha (avrà) 18 milioni di euro dal Governo, per trasformare Sant'Avendrace in centro città. Ma i milioni, in realtà, saranno 26,7, perché si aggiungono i sette del Fondo Torre e il milione e settecentomila euro di Sgaravatti land: quest'ultima realizzerà un parco con vivaio, Torre costruirà invece 60 alloggi (in parte da vendere, in parte da affittare) per il cosiddetto housing sociale : sono, come spiega l'assessora comunale all'Urbanistica, Francesca Ghirra, case a prezzo (o canone d'affitto) ridotto destinate a chi non guadagna abbastanza per acquistarne una sul mercato, ma guadagna troppo per poter concorrere per una casa popolare. Cagliaritani né carne né pesce, insomma, come Sant'Avendrace, e che proprio come il rione devono però avere un maggiore “diritto di cittadinanza”. A questo, serve il progetto finanziato dal Governo con un bando nazionale che Cagliari si è aggiudicato.
I TEMPI E I SOLDI I fondi del Governo (i 18 milioni) sono quelli previsti dall'accordo che il premier Paolo Gentiloni e il sindaco Massimo Zedda hanno firmato sabato mattina al liceo Siotto. I tempi per concludere l'intero intervento sono stabiliti fra due e cinque anni (dipende dall'opera), ma il cronometro non è ancora partito: la firma c'è, i soldi non ancora, ma arriveranno presto.
IL QUARTIERE La burocrazia fa passi avanti, e questo fa piacere a tutti, ma di fatto che cosa cambierà, in tre anni, a Sant'Avendrace? Non tutto, ad esempio non i palazzi che già esistono, ma molto sì. Ci saranno impianti sportivi e piazze, cambieranno le strade, innanzitutto: via San Paolo diventerà una via urbana e diventerà gradevole anche per le passeggiate. Arriveranno, soprattutto in viale Sant'Avendrace, percorsi pedonali, verde (tra cui il parco di Sgaravatti land, che avrà anche un centro ristoro e un'attività commerciale), illuminazione degna di una zona in centro cittadino, arredo urbano e percorsi sicuri sotto tutti i punti di vista, completi di piste ciclabili e ricchi di spazi destinati all'uso collettivo. «Sant'Avendrace è ora un rione di attraversamento per raggiungere il centro», semplifica l'assessora Ghirra, «ma presto diventerà un quartiere ricco di servizi, legato al centro cittadino di cui sarà parte e senza aree né caseggiati degradati. Tutto si baserà sui riuso delle cubature esistenti. È un progetto importante», aggiunge Ghirra, «realizzato grazie alla collaborazione con l'Università di Cagliari e con quella di Sassari, alla quale fa capo la facoltà di Architettura di Alghero che ha lavorato con il Comune». Il nuovo volto del rione favorirà l'apertura di negozi e di attività di servizi. Invece di attraversare il quartiere, insomma, ci si andrà.
L'EX MATTATOIO Detto della nuova viabilità e del suo miglioramento anche estetico (Lotto A) e del piccolo parco urbano (Lotto B), ci sono poi i sessanta alloggi. Bonifiche e demolizioni spetteranno al Comune (non a caso è il soggetto che spende di più, e non a caso il Governo lo finanzia con i 18 milioni di euro), mentre a edificare gli alloggi sarà proprio il Fondo Torre. La scelta non è casuale: si è aggiudicato il bando regionale per l'housing sociale. A proposito di Regione, ci sono anche i suoi progetti, slegati da questo piano ma non dal rione, tra cui il recupero dell'ex pastificio Cellino.
L'AREA Sant'Avendrace è un quartiere degradato stretto fra due tesori: Santa Gilla e Tuvixeddu. La viabilità è solo verticale: laguna e colle non sono in comunicazione. Con i 27 milioni di euro, che peraltro muoveranno il mercato del lavoro e ne richiameranno altri di privati che vorranno trasferirsi, diventerà un rione piacevole, al centro (e non più stretto) tra i due tesori ambientali e storici, perché le strade lo attraverseranno anche in orizzontale. Il futuro è vicino. Quanto i tempi necessari per un bonifico del Governo.
Luigi Almiento