Rassegna Stampa

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Camera di Commercio: timida ripresa nel 2016

Fonte: web cagliaripad.it
22 febbraio 2017

 

Riprende timidamente a crescere il numero di imprese nel 2016 nel sud Sardegna con un aumento “lieve ma significativo pari allo 0,3%, grazie anche al saldo positivo delle attività giovanili"
Emanuele Concas
 

Riprende timidamente a crescere il numero di imprese nel 2016 nel sud Sardegna con un aumento “lieve ma significativo pari allo 0,3%, grazie anche al saldo positivo delle attività giovanili, straniere e delle srl semplificate. In negativo il comparto artigiano, agricolo  e delle costruzioni”, ha detto il presidente della Camera di Commercio di Cagliari, Maurizio De Pascale, illustrando stamani alla stampa il Cruscotto degli Indicatori Statistici 2016. “Lo 0,3% potrebbe sembrare un dato irrilevante, ma non lo è in un panorama ancora fortemente in crisi”.

Anche per “l’annualità appena trascorsa, i servizi dell’Area Anagrafe Economica della Camera di Commercio di Cagliari hanno raccolto e catalogato i dati ricavati dalle pratiche di iscrizione, cancellazione e da altri indicatori”. La direzione generale della Camera di Commercio di Cagliari ha promosso e coordinato l’elaborazione delle informazioni da parte dell’Ufficio Studi e Statistica dell’Ente camerale. Il Cruscotto degli Indicatori Statistici 2016, rappresenta quindi “uno degli strumenti più importanti a disposizione di organi politici, manager e imprenditori per l’individuazione di efficaci strategie e piani d’azione che siano di supporto all’economia locale”, ha spiegato De Pascale.

Sono attualmente 69.582 le imprese registrate nel 2016. Il commercio continua a detenere il maggior numero di attività registrate (oltre 19mila unità, il 30,3% del totale), seguito dall’agricoltura (18,1%) e dall’edilizia (13,6%),che, seppur mostrando una timida ripresa, “negli ultimi 10 anni, dal 2007 al 2017 ha perso il 75% delle imprese e degli occupati”. Indice puntato sul Piano Paesaggistico,varato dalla Regione nel 2005, ma che oggi senza legge urbanistica “è una cornice vuota. Non possiamo essere soddisfatti – ha detto De Pascale – perché senza una legge di governo del territorio quella cornice non ha contenuti. In 12 anni, dal 2005 ad oggi non è stato fatto nulla. Come può un’impresa, una famiglia, il turismo, pensare di svilupparsi in assenza di norme?”.  Tuttavia De Pascale mostra ottimismo: “Ho avuto assicurazioni dal Presidente della Regione che entro una quindicina di giorni porterà la legge in Giunta per poi sottoporla all’iter del Consiglio regionale”

“Le società di capitali guidate da donne rappresentano il 19% del totale, mentre quelle in mano agli under 35 sono il 6,5% e quelle a conduzione straniera il 2,5%”, ha proseguito De Pascale, che, commentando il dato generale, ha sottolineato “la lieve crescita rispetto all’anno precedente non deve trarre in inganno poiché la lenta ripresa dell’economia del Sud Sardegna sconta anche l’alto tasso di disoccupazione che spinge alcuni a creare un’azienda propria”. Ancora indice puntato sul sistema istituzionale, su quello bancario e finanziario, “e anche camerale, su cui occorre riflettere”.

L’auspicio è che la mole di dati presente “nel nostro studio diventi patrimonio comune e concorra a realizzare importanti sinergie fra il Comune di Cagliari, la Regione e gli operatori dei vari comparti da noi rappresentati”. Il compito di entrare nel dettaglio delle rilevazioni e delle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Studi e Statistica dell’Ente camerale è spettato al segretario generale della Camera di Commercio, Luca Camurri, che ha coordinato l’attività di raccolta dati.

Parole di ottimismo da parte dell’assessore delle Attività produttive del Comune di Cagliari, Marzia Cilloccu, che ha sottolineato “l’importante lavoro di sinergia con l’Ente Camerale non solo per Cagliari ma per l’intera area Metropolitana. Il dialogo c’è ed è intenso – ha spiegato la Cilloccu – con il sistema camerale, la Sogaer, il porto. Questi dati ci aiuteranno a capire  le dinamiche e intervenire in supporto alle imprese”.

De Pascale ha poi ripreso gli argomenti ‘porto’ e ‘fiera’: “Attendiamo la presidenza dell’Autorità portuale, seppur i commissari abbiano fatto un ottimo lavoro, ma per natura possono solo sull’ordinaria amministrazione. Una città come Cagliari e la Sardegna non possono far a meno di un porto nella sua piena definizione giuridica”.

La Fiera? “E’ un’area che costa da 1,5 a 2milioni di euro all’anno e non può essere di esclusiva competenza della Camera di Commercio. E’ un complesso degradato che non risponde ad alcun criterio di vivibilità di una città come Cagliari e dell’intera Regione. Prima di aver definito il da farsi su quell’area – ha detto De Pascale – è da irresponsabili continuare a spendere risorse ed è necessario individuare funzioni e strategie per il quartiere fieristico. Noi siamo pronti a partire per ridare fiato al sistema,ma non solo con la Fiera Campionaria,che è una manifestazione che da sola non può far vivere il sistema”.

I dati. Positivo il numero delle nuove aziende iscritte alla Camera per quanto riguarda quelle di capitale che sono il 23,5%,”sintomo chiaro che evidenzia la volontà di stare sul mercato da parte di chi rischia capitali propri”, ha spiegato il presidente De Pascale, così come quelle ‘in rosa’ che vanno di pari passo con la crescita nazionale (19%). Dato negativo quello emerso dall’analisi delle aziende con soci under 35, che rappresentano il 6,5%. Tiene il commercio con 19.174imprese (+0,2%).

Nel totale in Provincia di Cagliari al 31 dicembre 2016 le imprese registrate alla Camera di Commercio sono 69.582, quelle attive 58.753 (-0,1% rispetto al 2015), inattive 7mila (+3,2% rispetto a 2015), sospese 52 (-1,9%),1224 con procedure concorsuali e 2.733 quelle in scioglimento/liquidazione. I settori in crisi sono quelli dell’artigianato 4.992 (-0,1%), delle costruzioni, 8.612 (-0,4) e agricoltura con 11.485 imprese (-1,7%% rispetto al 2015).