Rassegna Stampa

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Corsie per bus, piste ciclabili e velostazioni: rivoluzione traffico

Fonte: web Castedduonline.it
21 febbraio 2017

 


 

 

Autore: Ennio Neri il 20/02/2017 15:14


 


di Ennio Neri

Venti km di nuove corsie preferenziali, 3 di piste ciclabili e due velostazioni, le stazioni per le biciclette. E tutto nel centro città, da viale Sant’Avendrace a viale Ciusa, passando per via San Benedetto e via della Pineta, dove arrivano quotidianamente migliaia di studenti e lavoratori dalle periferie e dall’hinterland. È la nuova rivoluzione traffico in arrivo, nel nome della mobilità sostenibile. L’obiettivo ambizioso è quello di dare vita ad un cambio comportamentale e cioè la riduzione dell'uso dell'auto privata in favore di un maggiore utilizzo di modalità più sostenibili (bus e bici).

Una rivoluzione che potrebbe non essere indolore. Ancora non è stato messo nero su bianco, ma per l’opposizione il piano passerà dalla scomparsa di mille e 200 parcheggi in centro.

Al momento è solo un'idea della giunta Zedda che intende finanziare il progetto partecipando al bando "Programma Sperimentale Nazionale di Mobilità Sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”, rivolto alle città di oltre 100 mila abitanti (stanziamento che non potrà essere superiore al milione di euro) promosso per “la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta…di riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivati dalla vita sedentaria”.

Via il traffico dal centro. Un sistema integrato di interventi, misure e nuove infrastrutture per ridurre il traffico, le emissioni di gas e l’inquinamento derivante dalle auto private, negli spostamenti casa-lavoro.

Il progetto, studiato assieme a Regione, Università, Arst, Ctm e Playcar, interessa il centro del capoluogo (da viale Sant’Avendrace a viale Marconi): un'area della città a forte caratterizzazione direzionale, commerciale e di istruzione (35 mila addetti totali tra scuole e università). Un polo di forte attrazione giornaliera di traffico (110 mila aiuto al giorno), non solo nell'ora di punta (quanto transitano 14 mila auto).

In sostanza gli impiegati degli uffici pubblici e gli studenti saranno invitati ad utilizzare i mezzi pubblici. Sia attraverso il potenziamento dell’offerta di alternative sostenibili per renderle ancora più competitive rispetto al trasporto privato sia attraverso campagne informative e di sensibilizzazione.

Gli interventi. Ci saranno corsie riservate e preferenziali per il trasporto pubblico (lo sviluppo previsto è di circa 10 km per senso di marcia)  individuate lungo i quattro principali corridoi urbani di accesso all’area dalle periferie e dall’hinterland per consentire ai mezzi del trasporto pubblico locale di raggiungere, in modo più rapido e senza interferenze con il traffico delle auto, i luoghi di lavoro e studio (uffici comunali, regionali e sedi universitarie). Lungo tali corridoi sono state individuate alcune aree di sosta esistenti che potranno essere utilizzate come parcheggi di scambio per l’accesso all’area di intervento ed agli uffici/sedi universitarie.

Le corsie preferenziali sono state individuate in viale Sant’Avendrace e viale Trieste. Poi in via XX Settembre e via Sonnino (entrambi i sensi di marcia). E da piazza Garibaldi altre corsie preferenziali in entrambi i sensi di marcia verso due direzioni: via Paoli, via San Benedetto e viale Marconi e l’altra via Bacaredda e viale Ciusa. Nuove corsie preferenziali anche in viale Diaz (nel tratto dalla Fiera alla scalinata di Bonaria, direzione via Roma) e in via della Pineta.

Spazio poi a 2 velostazioni, vere e proprie stazioni per le biciclette con l'installazione delle attrezzature necessarie ai dispositivi di ingresso/egresso, i dispositivi per attacco delle bici e il materiale per la ciclo-officina: una in piazza Matteotti (stazione Arst, Rfi e capolinea CTM) e l’altra in piazza Repubblica (stazione  Metrocagliari).

Ci saranno 70 biciclette a pedalata assistita ripartite equamente tra 11 stazioni di bike sharing: in via Cocco Ortu, piazza Garibaldi, piazza Yenne, via Porcell, piazza Amendola, piazza Costituzione, piazza d'Armi, piazza Sorcinelli, via Università, viale Sant’Ignazio, e via Roma/viale Trieste.

L’altra novità i 3 km di piste ciclabili in sede propria rialzata e delimitate da limite invalicabile realizzate con pavimentazione ecologica e drenante individuate via Liguria, via Sonnino, via Dante, via Roma, viale Trieste sino a piazza Sorcinelli evia San Lucifero. Bici che potranno restare nei 10 parcheggi coperti per bici in corrispondenza delle fermate del trasporto pubblico: piazza Giovanni XXIII, piazza De Gasperi, piazza Sorcinelli, via Trentino, via Porcell, piazza d'Armi, via Università, piazza Deffenu, viale Sant’Ignazio e via Mameli.

E 7 postazioni di car sharing con per un totale di 11 posti/auto: viale Regina Margherita (2 veicoli), via

Roma (2 veicoli), via Badas (1), via Santa Croce (1), piazza Indipendenza (1), via Liguria (2 veicoli) e via Is Mirrionis.

Addio parcheggi. Il “cambio comportamentale” auspicato dall’amministrazione dovrà ovviamente fare i conti con quella parte di cittadinanza legata a vecchie abitudini e come il posto auto sotto casa e nei pressi del punto di acquisto. Le polemiche non mancheranno. Anzi, qualcuna è già stata registrata. Il dato non è ancora nero su bianco nel progetto (che comunque per l’approvazione deve avere prima l’ok del Governo al finanziamento e tutti i passaggi burocratici e tecnici, ma l’opposizione già rumoreggia. Piergiorgio Massidda, ex senatore Pdl e attuale consigliere comunale del gruppo #Cagliari16, ha attaccato il progetto nel corso dell’ultima commissione Attività Produttive, sottolineando che l’attuazione del piano porterà alla scomparsa “di mille e 200 posti auto in città”.